ciao a tutti.....vi informiamo che:
Il CNSAS e la Federazione Speleologica Toscana sconsigliano vivamente
la frequentazione delle numerose grotte apuane per questa estate,
perché anche se i media non ne parlano piú, continuano a ripetersi
scosse di terremoto piú o meno forti e il pericolo di beccarsi qualcosa
in testa é sempre presente.
Alcuni sindaci hanno emesso delle delibere che vietano l’attivitá
speleologica in alcune grotte, ma il buon senso ci impone di
autolimitare l’attivitá speleologica per muoverci nella consueta
sicurezza.
Nella speranza che lo sciame sismico cessi, soprattutto per la
condizione di vita degli abitanti di quelle zone, che con il terremoto
in corso vedono la loro vita sospendersi in un limbo tra la speranza di
riprendere una vita normale e il dramma che si riaccende ad ogni nuova
scossa, pubblichiamo di seguito i comunicati ufficiali della FST e del
Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico:
La Federazione Speleologica Toscana in collaborazione con il delegato III zona CNSAS
Vorremmo porre l’attenzione che, nonostante sui media a livello
nazionale sia passata solo la notizia della prima scossa di terremoto
che si verificò in data 21/06/2013, in realtà la terra, in Lunigiana e
in Apuane, continua costantemente a tremare.
Lo sciame sismico non cenna a fermarsi, quasi tutti i giorni si
verificano una o più scosse con Magnitudo pari o superiore a Ml 2.0. In
data 30/06/2013 una scossa di Mag 4.4, l’ultima nella notte fra
l’8/9/07/2013 di Mag 3.5.
Vi segnaliamo il seguente sito dove in tempo reale vengono riportate anche le scosse che avvegnono nel territorio delle Apuane:
http://cnt.rm.ingv.it/
Vi preghiamo prima di programmare una qualsiasi gita sopra o sotto terra
in Alpi Apuane di consultare la cronoca locale per verificare come si
stanno evolvendo le cose.
Sotto riportiamo alcune considerazioni fatte insieme al delegato della
III zona del CNSAS, e il PDF delle ordinanze emanate dal sindaco di
Fivizzano su alcuni divieti riguardanti le zone in oggetto.
Mario Cecchi, delegato speleo del SAST- CNSAS toscano, TERREMOTI E SPELEOLOGIA
Cominciamo dalle cose ovvie: in che modo la comunità dei geologi ha
determinato la sismicità della nostra amata terra? Valutando in base
agli eventi avvenuti in passato e determinando perciò in base a questi
dati la pericolosità o meno di una determinata zona (gli eventi
determinatisi nel modenese dimostrano purtroppo la non completa
attendibilità di questa mappatura). Sappiamo bene che, essendo presenti
su questo pianeta come animali pensanti da non più di un quarto d’ora
(geologico) la valutazione risulta quindi alquanto empirica ma di meglio
non abbiamo.
Sappiamo che quasi tutta la nostra penisola è da considerare a rischio
ma con la buona dose di fatalismo che contraddistingue il nostro popolo
continuiamo a conviverci… però non c’è da esagerare!
In grotta tali fenomeni, come hanno fatto per millenni e per altrettanti
continueranno a farlo, “assestano ed equilibrano” il nostro amato
ambiente sotterraneo, ma vi garantisco che trovarsi in mezzo a quel tipo
di lavorio non è cosa piacevole.
Quando finisce l’emergenza? Quando (sempre utilizzando un pizzico di
quel fatalismo di cui parlavamo prima) gli eventi sismici si saranno
esauriti ripresentando una condizione “normale”.
Per determinare ciò basta usare il sano buonsenso che ognuno di noi
dovrebbe avere, tenendo ben presente che nel caso di un incidente dovuto
a cause sismiche anche i soccorritori si vedrebbero costretti ad
operare in tali condizioni di pericolo!
Colgo l’occasione per precisare alcuni punti importanti.
1. Lasciare sempre la destinazione dell’uscita e (standoci larghi, ma
non troppo) l’ora prevista del termine di essa. Se non lo si fa, si
rischia di sperimentare sulla propria pelle il terribile significato del
termine “angoscia”. Un ritardo di 4\5 ore può essere considerato
accettabile, oltre di esso è bene cominciare a preoccuparsi pertanto è
essenziale che, se il ritardo è causato da un rallentamento e non da un
incidente, qualcuno del gruppo esca a dare notizie.
2. Come allertare il soccorso: se non disponiamo dei numeri del soccorso
speleo si chiama un numero di un qualsiasi membro del CNSAS, anche
alpino, poi la macchina si mette comunque in moto automaticamente. Se
non si dispone di tali numeri si può allertare il 118 specificando la
necessità di un intervento del CNSAS (la telefonata di solito è
registrata), loro per convenzione hanno i nostri numeri.
3. In caso di condizioni meteorologiche avverse (le previsioni
oggigiorno sono decisamente attendibili) rimandare l’uscita a tempi
migliori… le grotte non se ne vanno, noi a volte sì (vale chiaramente
anche per l’argomento trattato all’inizio).
4. Anche se argomento “delicato” sarebbe bene che tutti i frequentatori
della montagna, dentro e fuori, fossero tesserati CAI e così
conseguentemente assicurati per un eventuale soccorso, altrimenti le
spese sostenute dai volontari, che comunque effettueranno il recupero,
restano a carico loro… e non è bello, poi del resto un giorno potreste
esserci anche voi a far parte di questi.
fonte:
http://www.scintilena.com/terremoto-in-corso-sconsigliate-assolutamente-le-grotte-apuane/07/10/
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