mercoledì 29 aprile 2015

Fengshan 2015: scoperta una delle più grandi sale del mondo

24 aprile 2015, ultimi giorni della seconda spedizione del Souka team in Cina. Siamo a Jinya con una parte del gruppo per 2 giorni di esplorazione. Gli altri sono a Jiangzhou per completare delle esplorazioni, iniziate da Jean, nel grande complesso omonimo. 
Partiamo al mattino per vedere un pozzo che ci hanno segnalato nei coni sopra il polje di Shimahu. Dalle informazioni raccolte si tratterebbe di un grande  pozzo. Immaginiamo un nuovo Tiankeng, una di queste megadoline come quelle che abbiamo esplorato nel 2012. Siamo in 4: Francesca, Daniele, Wuyun ed io con le nostre piccole lucci da progressione e 150 m di corda. 
Dopo 1 ora di camminata siamo all'ingresso di Nongluidong. Niente pozzo ma un piccolo meandro che si infila nella montagna. Non è un problema, le sorprese fanno parte integrante dell'esplorazioneEntriamo ma dopo 20 m e 3 battute di rilievo siamo fermi davanti a un passaggio intasato da detritiUsciamo e rientriamo quasi immediatamente in un altro ingresso individuato a pochi metri di distanza. C'è più aria. Ripartiamo con il rilievo. Saltino da 10 m, rampicata da 8 m, pozzo da 30 m, siamo ormai in un bel ambiente spazioso. Il pozzo profondo invece non si fa vedereAndiamo avanti per qualche centinaio di metri cercando di rilevare metodicamente i laterali. Il terzo passaggio laterale ci porta in un bel ambiente concrezionato che si rivela di essere una grande sala di quasi 100 m di diametro. Non male visto le aspettative. 


Ci portiamo allora verso destra in una galleria / sala che potrebbe avere dimensioni simili. Seguiamo la parete sinistra per non perderci. Sulla nostra destra non riusciamo a prendere le dimensioni: il distoX fa fatica con delle battute di oltre 80 m. Non è neanche facile disegnare tutta la galleria. Dopo più ore di progressione e rilievo in mezzo a stalagmite di più di 40 m di altezza capiamo sempre meno dove siamo capitati. Rischiamo a due volte di perdere Wuyun di cui non si vede più la luce in mezzo a questo grande vuoto. Proseguiamo su e giù per i blocchi e le concrezioni. Dopo un po’ mi sembra proprio che stiamo girando in tondo. Ci fermiamo per stendere le ultime battute del rilievo sul quaderno. Stiamo effettivamente girando attorno ad una stalagmite di più di 50 m di diametro: vuol dire che abbiamo fatto un giro di 150 m!. 
Capiamo pian piano che non siamo in una grande galleria ma in una sala ancora più grande, forse di 200 m di lunghezza, forse di più. Usciamo cercando stavolta di seguire la parete sinistra ma senza grande successo. 
Abbiamo rilevato quasi 2 km in solamente 2 sale. Sul rilievo si intravedono finalmente le dimensioni del mostro. Manca invece tutta una parte di disegno: una zona di 100x100 m che non riusciamo a capire. Bisogna tornarci.
Torniamo il giorno successivo con gli stessi più Marco, Mimmo e Michele. Abbiamo stavolta i faretti e 3 flash per tentare di fare una foto della sala. Posizioniamo la macchina fotografica su un terrazzo in alto, spingiamo gli ASA e apriamo il diaframma. Perderemo un po’ di qualità ma non c’è alternativa. I colleghi con i flash sono ad un centinaio di metri da noi nel basso della sala. Per fortuna abbiamo le radioline per comunicare. Con grande “c...o” riusciamo al primo tentativo a fare una foto quasi decente del grande volume. 
La sala è veramente imponente. Ha una volta bellissima perfettamente regolare. Ne approfittiamo poi per completare i rilievo e l'esplorazione aggiungendo ancora metri alla sala. La sala viene chiamata sala Marco Polo in memoria al grande esploratore della Cina che fu. 
Il lavoro a tavolino sul rilievo ci permette di estrare le dimensioni vere della sala Marco Polo: ha una lunghezza di 400 m e una larghezza di 170 m. La sua altezza totale e di 100 m, quella media e stimata a 50 m. La sala è occupata da concrezioni con dimensioni in linea con quelle della sala: colone di 50 m di diametro, stalagmite di 40 m di altezza... Con una superficie geometrica di 66 000 m2 e una superficie misurata di 48 000 m2 la sala Marco Polo si colloca fra le più estese conosciute al mondoIl suo volume è stimato a 2 400 000 m3.
Il carso cinese non ha decisamente ancora finito di stupirci. 
 

Foto collettive del Souka team

Nessun commento:

Posta un commento