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venerdì 13 marzo 2009

Cronaca di una serata a Massa: il traforo della Tambura.




Ieri sera ho assistito al dibattito pubblico che si è tenuto a Massa per chiarire le posizioni politiche e far capire alla popolazione l'entità del progetto, gli eventuali problemi idrologici e ambientali, i vantaggi e le eventuali ripercussioni sul territorio. Notevole, dal punto di vista tecnico e scentifico, è stata la relazione del Presidente della Federazione Speleologica Toscana Bruno Steinberg che ha illustrato, con parole comprensibili e senza scendere mai in tecnicismi, le potenzialità carsiche della Tambura, i sistemi idrologici che scorrono al suo interno, l'impatto sulle sorgenti in caso di escavazione a una quota compatibile a quella del progetto di traforo e i rischi irreversibili per i sistemi carsici attualmente conosciuti in Carcaraia e Arnetola, illustrando anche le enormi potenzialità esplorative che sono ancora celate tra i meandri di queste montagne. L'Assessore Betti ha puntualizzato la posizione della Regione Toscana, contraria a questo tipo di opere come l'ente Parco delle Apuane e la Provincia di massa. Il Comune di Massa ha espresso una posizione rigida che non da spazio neppure all'apertura di un dibattito, visto l'impatto ambientale previsto. Lodevole è stata la presenza del Sindaco di Vagli Puglia, il quale ha avuto modo di intervenire e controbattere ad alcune notizie che a suo avviso erano state presentate con uno scenario distorto e pilotato. Nell'insieme è stata una serata molto interessante che ha chiarito dei dubbi e stimolato il confronto tra i cittadini e la politica, altrimenti impossibile nelle nostre zone.

Nella foto: La cava bassa di Carcaraia vista dall'ingresso di Chimera. (foto Taddei)

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