L'anno 2008 è stato, dal punto di vista speleologico molto esaltante, visti i risultati esplorativi che hanno proiettato lo Speleoclub Garfagnana in una dimensione internazionale, ponendoci al centro dell'attenzione nelle cronache esplorative di fine estate con riferimenti su pubblicazioni francesi, spagnole e su siti internet di mezza Europa. Nella didattica ci siamo ripetuti per l'ennesima volta con un corso di 1° livello di eccezionale qualità, dove gli allievi hanno vissuto un'esperienza unica dal punto di vista tecnico, umano e con un approccio ambientale che, sono convinto, ha impresso in questi una sensibilità più acuta rispetto al mondo sotterraneo e alla tematica della salvaguardia del patrimonio Apuano.
ESPLORAZIONI E RICERCA.
La storia di Chimera è nota a molti ma, per puro orgoglio e una punta di auto celebrazione ne ripercorro velocemente l'esaltante cronaca: in una torrida giornata di inizio estate alcuni nostri soci individuano, grazie al gelido vento dal quale sono investiti, l'ingresso di una piccola buca esplorata e dimenticata da un gruppo emiliano negli anni '80, conosciuta come Buca del Selcifero. Di li a breve viene presa la decisione di rivisitare questa modesta cavità che, vista la circolazione d'aria che la attraversa, sembra promettere di più dei suoi 70 metri di sviluppo.
La grotta nella sua parte iniziale si presenta molto stretta ed angusta, e termina su una stretta frattura impercorribile che aveva fermato gli esploratori emiliani; un nostro socio infilandosi in un piccolo pertugio scopre una serie di ambienti sempre più vivibili fino a trovarsi sull'orlo di un salto di oltre 60 metri di profondità. L'esplorazione scorre fluida fino alla zona freatica dove, nella notte del 27 settembre 2008 una squadra composta da nostri soci e ospiti di altri gruppi raggiungono il sifone finale a una profondità di -1006 metri. Per proseguire le esplorazioni, visto che la permanenza in grotta superava ormai le 20ore, è stato allestito un campo interno alla quota di -900m.
L'attività del gruppo è però proseguita anche nella zona di Fornovolasco con alcune uscite all'Abisso Vallisneri, il disarmo dell'Abisso Garfagnana e le battute esterne di molti nostri soci, alla ricerca di nuove realtà da esplorare in diversi settori delle Apuane.
Una squadra composta da 3 nostri soci è stata coinvolta dal Gruppo Grotte Brescia in una spedizione nelle Filippine alla scoperta di grotte tropicali in zone carsiche completamente nuove e inesplorate, nelle isole dell'arcipelago chiamate Samar e Sibuyan con il coinvolgimento di alcune guide locali che spesso non capivano il perché di tanta ostinazione nell'entrare in qualsiasi buco si aprisse nella foresta...
Il materiale fotografico riportato in sede è impressionante e, non appena faremo ordine nelle cartelle di questo sconfinato archivio verrà presentata una proiezione con i protagonisti di questa epica esperienza di speleologia in ambienti tropicali.
Doveroso è inoltre citare le immersioni speleo- subacquee effettuate da alcuni nostri soci nella condotta ENEL di Castelnuovo Garfagnana per il posizionamento delle sorgenti termali poste sul fondo della galleria, a 4 metri di profondità e a circa un centinaio di metri all'interno di essa per dare un contributo ad un progetto di valorizzazione storica e culturale del sito delle vecchie Terme di Castelnuovo promosso dal Maestro Verdigi, il quale ci ha richiesto tutta la nostra competenza tecnica e la conoscenza degli ambienti ipogei.
DIDATTICA.
Oltre al corso di speleologia che oramai è diventato una tappa fissa nella didattica del gruppo, raggiungendo un livello tecnico e didattico di altissima qualità, vista la massiccia presenza di nostri soci nelle file del soccorso speleologico, infatti al momento abbiamo 7 soci attivi nelle squadre di recupero e uno in attesa di esame per fare parte di questa prestigiosa elite di volontari. Lo Speleoclub Garfagnana si è contraddistinto in alcune iniziative che hanno contribuito a promuovere l'attività speleologica in diverse sedi per coinvolgere in questa passione anche chi non aveva mai sentito parlare di grotte: la prima in ordine cronologico è stata la serata totalmente organizzata da un nostro socio di Vagli che è riuscito a effettuare presso il ristorante di Campocatino un incontro durante il quale il nostro gruppo e altri gruppi speleo ha presentato, di fronte ad un pubblico entusiasta, i risultati esplorativi di oltre 10 anni di esplorazioni in Carcaraia e nelle zone limitrofe.
Un'altra attività didattica che anche quest'anno si è ripetuta è stata la lezione presso “UNITRE” (Università della terza età) di Gallicano dove lo scorso anno avevamo introdotto gli studenti ad un'infarinatura sull'attività speleologica, mentre quest'anno siamo scesi nel particolare, presentando una proiezione di immagini che illustravano tutte le fesi di un'uscita esplorativa, dalla preparazione dei materiali alla fase di attrezzamento dei pozzi, cercando di dare con chiarezza le spiegazioni sulla sicurezza dei materiali e delle procedure attuate in situazioni estreme.
C'è una sera che però è rimasta scolpita nelle nostre menti: la sera della presentazione alla fortezza delle immagini di Chimera, durante la quale ci siamo sentiti protagonisti in mezzo a tanti amici che ci hanno dimostrato stima per il lavoro svolto, apprezzamento e stimoli per fare ancora di più nel futuro.
Quella magica serata ci ha convinto ad impegnarci per fare si che la sezione C.A.I. Di Castelnuovo acquisti prestigio grazie alla nostra costante attività di esplorazione del sottosuolo e divulgazione delle scoperte.
Il Presidente dello Speleoclub Garfagnana C.A.I.
Pietro Taddei.
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