Gallicano 11-06-09 Adolfo Da Prato e Pietro Taddei in esplorazione al Canale del Termine. Da Fornovolasco,prendere il sentiero C.A.I.n° 130 per Foce di Valli. Dopo circa un’ora e venti di discreta salita si giunge nei pressi di alcune capanne e, dopo qualche minuto,ci troviamo a quota 950 m al confine tra i faggi e la Costa pulita. Relazione: A quota 950m. iniziamo a scendere. Il benvenuto ce lo dà la carcassa di un muflone: stiamo entrando nel loro habitat ,ci rendiamo subito conto che quello che stiamo discendendo non è un canale, bensì una Forra, in quanto entriamo subito in una gola caratterizzata da ripidi salti, prodotti dall’erosione delle acque e dalla resistenza di parti della roccia. Proprio in questo punto notiamo, con nostro stupore, formazioni di marmitte, anche di notevole grandezza. L’ambiente è molto selvaggio per cui ci muoviamo con cautela fra piante sradicate e detriti. Le calate con corda sono molto frequenti e ogni volta dobbiamo inventarci un ancoraggio di fortuna, per cui, oltre che ad assicurarci a clessidre o massi molto grossi, optiamo anche per tronchi d’albero, travolti dalle forti piene che troviamo sul nostro percorso. Nonostante la quasi totale mancanza di acqua, le pareti sono molto umide e scivolose a causa della formazione di muschi. L’ambiente è stupendamente selvaggio ‘’aspro’’, quasi impenetrabile per cui a volte non riusciamo a vedere il cielo. Per pochi attimi perdiamo la nozione del tempo e dello spazio, affascinati dalla visione di numerose grotte, rifugio di animali selvatici,ai quali dobbiamo porre la nostra attenzione poichè essi,impauriti dalla nostra presenza, fuggendo possono scaricare detriti su di noi. Per me questa è stata un’ escursione interessante ed un’ esperienza irripetibile. Penso che noi ,molto probabilmente, siamo stati i primi ad avere sceso nella sua completezza il Canale del Termine. Descrizione avvicinamento: Da Fornovolasco, prendere il sentiero C.A.I. n°130 per Foce di Valli,dopo circa un’ora e venti di discreta salita,si giunge nei pressi di alcune capanne,rifugio per cavalli allo stato brado e, dopo qualche minuto, siamo a quota 950 m. al confine tra faggi e la Costa pulita. Informazioni: Da quota 950 m. si scende a 550 m. fino ad arrivare sul sentiero n° 6 nei pressi della Tana che Urla. Tempo impiegato 4h e 30minuti , con circa 40 calate con corda. Materiali: imbraco basso,casco,2moschettoni,discensore a otto,autobloccante,fettuccia,cordini vari (4/5) Una corda da 30 m. e una da 50/60. A causa della totale mancanza di soste o ancoraggi attrezzati,munirsi di un kit adatto allo scopo.(abbiamo lasciato solo una cordina in una clessidra.) Consigli: Accertarsi delle condizioni meteo. In caso di pioggia improvvisa e abbondante,il canale ,in breve tempo , potrebbe arrivare a convogliare una notevole portata di acqua. Le vie di fuga sono inesistenti. Data la lunghezza del percorso ed il tempo impiegato consigliamo di portare con sè acqua e viveri.
1 commento:
molto bella
ma è mo (20 anni) che l'abbiamo fatta l'integrale.
vai anche a vedere Sperucola 2
cesare
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