LUCCA - E' rientrata nel tardo pomeriggio la comitiva di escursionisti che era guidata da Alessandro Cortopassi, la giovane guida del Cai di Lucca uccisa sabato pomeriggio da un fulmine durante una gita sulle Alpi Liguri. Ad accogliere gli escursionisti c'erano i familiari, ma anche i componenti del Cai di Lucca, con il presidente Soggiu. Tante le lacrime e gli abbracci, insieme ai racconti di quei tragici momenti. Sono sette le persone che sono rimaste ferite. Due, i dottori Claudio Sabo' e Riccardo Grassi, sono stati trasportati dall'ospedale di Mondovi' al Campo di Marte, ma stanno bene. Gli altri cinque feriti in maniera lieve sono rientrati con il pullman. Nonostante la giovane eta' Alessandro era un escursionista esperto e dirigeva un corso di escursionismo avanzato. Volontario della Croce Verde, ingegnere in telecomunicazioni, era stato proprio lui, insieme alla fidanzata Silvia, ad organizzare la gita sulle Alpi Liguri. Sabato pomeriggio la comitiva, composta da 41 persone, e' stata colta da un temporale quando si trovava a Briga Alta, fra Cuneo e Imperia. Il fulmine ha spezzato la vita di Alessandro sul colpo, altri sette escursionisti lucchesi sono rimasti feriti. Pensare che quella gita doveva svolgersi la prossima settimana e che era stata anticipata proprio da Alessandro per motivi di lavoro. La casa dei genitori a Nozzano, dove era cresciuto e dove abitava fino a pochi mesi fa, prima di trasferirsi ad Arliano con la fidanzata, e' rimasta vuota per tutto il giorno. La famiglia e' andata a prendere il feretro di Alessandro a Cuneo per riportarlo a Lucca.
Fonte: Noi tv.
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