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sabato 28 giugno 2008

Il Cai non è un ente inutile: il Club Alpino Italiano non vuole essere soppresso


Il Club alpino italiano ha solo 25 dipendenti e - non raggiungendo la soglia dei 50 - andrebbe considerato un ente inutile da sopprimere secondo quanto annunciato da Giulio Tremonti Hood. Non è però del tutto d’accordo con questa previsione il presidente del Cai, che ha scritto una lunga lettera ai ministri e alle alte cariche dello Stato per chiedere di rivedere il parametro del numero dei dipendenti come discrimine per gli enti pubblici da eliminare.
Dal Cai fanno presente al governo che il Club conta sì su 25 dipendenti stipendiati, ma al tempo stesso attiva 305 mila soci che operano in regime di totale volontariato. Il bilancio del Cai è coperto solo al 30% dai fondi pubblici, inoltre i responsabili locali non prendono un euro, ma i soci del Club fanno risparmiare un bel po’ di soldi all’Erario occupandosi di soccorso alpino, gestendo 761 rifugi e bivacchi (con 22.681 posti letto), tenendo in efficienza 72 mila chilometri di sentieri, formando istruttori, accompagnatori e operatori scientifici, sostenendo il Museo Nazionale della Montagna al Monte di Cappuccini, la Biblioteca Nazionale a Torino, il Centro di formazione per la montagna.

2 commenti:

Andrea ha detto...

Complimenti Pietro, bel post. L'ho segnalato sulla scintilena con le prime righe di quello che hai scritto e ho rimandato il resto della lettura al tuo blog.

Pietro ha detto...

Ti ringrazio Andrea ma mi sono limitato a trascrivere una notizia trovata sul web, niente di personale, mi sembrava però importante evidenziare l'argomento...