Una volta raggiunta la Foce di Valli inizia il calvario della Costa Pulita, pratone di paleo che si inerpica su tutto il versante sud della Pania della Croce. Il passaggio chiave per proseguire il percorso che ci porterà a aggirare la cresta est è chiamato "Passo degli Uomini della Neve". Si tratta di una stretta spaccatura che immette in un piccolo canalino, da traversare subito seguendo le catene posizionate per rendere sicuro il passaggio, abbastanza esposto e scivoloso in caso di ghiaccio. Il nome del passo ha origini recenti, all'incirca nel periodo post-bellico, infatti è stato battezzato così perchè fù aperto dagli uomini che dalla Versilia e da Fornovolasco raggiungevano la Buca della Neve, una dolina nel Canale dell'Inferno che, per esposizione e profondità, mantiene per tutto l'anno un deposito di neve abbastanza cospiquo. Ho avuto il piacere e l'onore di conoscere uno degli ultimi Uomini della neve, il quale mi ha raccontato la fatica, gli stenti e i miseri guadagni di quegli anni, passati a caricarsi 40 kg di neve ghiacciata in un misero zaino per poi arrivare in paese con poco più di 10 kg di neve, per deliziare i signori che non volevano rinunciare al gelato in pieno Agosto. Ho ascoltato in religioso silenzio quell'uomo, una leggenda vivente che ha provato fatiche epiche, una vita aspra sempre a correre su e giu per le Apuane per poche lire, ma un uomo che mi ha raccontato con passione degna del miglior alpinista l'amore che tutt'ora prova per queste montagne.
Nella foto: la Costa Pulita e, in alto a dx il Passo degli Uomini della Neve.
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