Via Vittorio Emanuele, Castelnuovo Garfagnana (Lucca)

giovedì 29 ottobre 2009

Abisso Vallisneri: il rilievo completo.


L'Abisso Vallisneri si apre lungo una cresta che delimita la parte bassa della Porreta, zona già nota al nostro gruppo per la presenza di alcune cavità come la Buca del Drago e la Buca della Dolina oltre a un'altra decina di ingressi con minor sviluppo. La grotta inizia con una verticale di una quindicina di metri che ci porta ad atterrare in una saletta di piccole dimensioni dalla quale ci si immette in una serie di strettoie di chiara origine freatica in un bel calcare chiaro, discretamente concrezionato, tipico di questa zona. Dalle strettoie, dopo una serie di saltini, si raggiunge il pozzo più importante della cavità, il pozzo da 60 metri di dimensioni ragguardevoli ma alla base di esso la storia cambia: si inizia ad intravedere la presenza nella stratigrafia della grotta il grezzone di colore scuro, presagio di ambienti franosi e stretti, già visti nelle esperienze precedenti in altri abissi della realtà geologica di Fornovolasco. Ancora un pozzo da 20, altri tre salti e si raggiunge la parte finale della cavità, percorsa da un notevole flusso d'aria ma inesorabilmente stretta. Gli esploratori, dopo oltre 30 metri di ambienti angusti, si sono dovuti arrendere di fronte all'ennesima strettoia impraticabile, gettando la spugna innanzi alle difficoltà di progressione e di disostruzione. Nonostante tutto rimangono aperti molti interrogativi in questo abisso: la vicinanza con il sistema dell'Abisso Garfagnana, la vicina Sperucola Bassa e l'enorme circolazione di aria fanno sperare in una prosecuzione, inoltre ci sono ancora alcune finestre da vedere bene nelle zone sotto il pozzo da 60 metri, dove gli ambienti si complicano con arrivi e pozzetti paralleli.
Pietro Taddei.

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