Era da qualche tempo che Chimera restava fredda alle nostre incalzanti visite. Temevo, a ragione, che il continuo parlare di giunzione ne avesse impermalosito i modi. Raffiche di vento in Bering, grandi risalite senza più rotonde condotte, rametti laterali che attirano lo sguardo ma che immancabilmente chiudono. Siamo in cinque sabato, uno è carletto che dopo aver girovagato per il mondo ha voglia di vedere "Il più bel siforne delle Apuane". Io mi aspetto un'uscita turistica ma quando vedo Loris che si carica nel sacco il trapano e la batteria capisco che il litro di vino è stata solo l'esca. Comunque ormai ci sono e anch'io il sifone non l'ho ancora visto. Si entra con l'idea di finire una risalita a -550, un traverso a circa -800 e poi bisboccia al campo! La discesa è abbastanza rapida nonostante gli armi sull'Osanna e sul pozzo nero mettano a dura prova il buon Carlo.Arriamo a -550 dove ci dividiamo in due squadre: Loris, trilly e carlo si fermano per terminare la risalita, io ( il povero cretino ) ed Herba (l'esaltato) proseguiamo verso il touching the void dove Herba deve terminare un traverso. Ci lasciamo con l'idea di trovarci tra qualche ora per proseguire insieme al campo.Arrivati in zona lavori mi metto comodo e attendo che Herba termini il traveso. Dopo circa un' oretta mi sento chiamare e cominicio a scendere il touching the void per arrivare al traverso. Eh si, il traverso.... questo è particolare: è fatto partendo dal terzo frazionamento del P.160 chiamato Touching the void, sarà circa 35 metri, lungo una linea di roccia marcia, strapiombante il giusto per farti agitare i piedi nel vano tentativo di trovare un minuscolo appiglio. Alcuni passaggi salgono un po' altri scendono.... Quando in un attimo di lucidità mi trovo con la longe nel moschettone il discensore montato su una corda e croll e maniglia in un'altra capisco che forse era meglio stare con la trilly a fare le foto!!!!!!!!! Tra l'altro mi sono pure dimenticato di togliere il pile che avevo durante l'attesa quindi sbuffo di fatica e di caldo!!!!! Herba, su un minuscolo terrazzino un po' se la ride e un po' impreca perchè a dispetto del grande sforzo pare non ci sia niente. Circa 40 minuti dopo arrivo anch'io.... un po' affaticato ma felice di essere uscito dall'infernale passaggiata sospesa. (che ho da rifarla per uscire non l'ho ancora chiaro) Comunque ci ristoriamo e facciamo il punto della situazione: abbiamo raggiunto il limite destro del pozzo, dove si pensava ci fosse una continuazione non c'è niente se non un piccola risalita di circa 6 metri per raggiungere un altro terrazzino. Herba mi cede trapano e staffe e cominicio a risalire.... Mentre salgo vedo che il terrazzino è cieco, metto un altro fix per tirarmi su e vedere meglio e proprio quando salgo sull'ultimo gradino della staffa vedo un buchetto nero, nero, altro fix e di là dal buchetto mi pare di vedere una stanza, butto un sasso ma non rotola eppure c'è largo, non posso sbagliarmi. metto l'ultimo fix arrivo sul terrazzino disgaggio il pertugio ed entro!!!! C'è una bella stanza, è una super stanza, in alto occhieggiano buchi rotondi sulla destra un pozzo da risalire..... Urlo a Herba di raggiungermi che c'è un mondo nuovo!!!!!Ci ritroviamo belli contenti nella sala a goderci il meritato successo, poi ripassiamo dal pertugio e riguadagnamo il terrazino dove ci ristoriamo. Mentre mangiamo ci rendiamo conto che l'altra squadra non è ancora arrivata e che abbiamo solo 1/2 litro di acqua e di vino in cima al pozzo,oltre a dover rifare il micidiale traverso...... Dopo altri 40 minuti sono in cima al pozzo, mi precipito sulla bottiglietta del vino e brindo al buon Loris!!!!!!!!!!!!!!!!!! Decidiamo che non merita scendere fino al campo e quindi riprendiamo la salita verso l'uscita.Alle 6 di domenica mattina siamo fuori, ho voglia di cappuccino e paste al cioccolato!!! alla prossima
Marco
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