Venerdì 2 dicembre si terrà una serata didattica con il tema grotte, sorgenti e idrologia carsica. Sul volantino tutte le informazioni e contatti.
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mercoledì 30 novembre 2016
Serata didattica a Castelnuovo Garfagnana.
lunedì 23 marzo 2009
Battuta esterna in Carcaraia
Con un manto nevoso così mi è venuta la tentazione di attraversare i pendii della Carcaraia alla ricerca di buchi soffianti ma con scarsi risultati: l'aria esce da parecchie doline, quasi tutte occluse da detrito e quindi impenetrabili. Tutto sommato è stata una bellissima giornata, il tepore del sole e l'avvicinarsi della primavera ha creato un netto contrasto con i versanti ghiacciati esposti a nord.
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domenica 1 febbraio 2009
Monte Forato in versione invernale
Oggi siamo saliti, partendo da Fornovolasco, fino al fenomeno carsico più suggestivo ed evidente di tutte le Apuane. Il Monte Forato, (1223 m. slm.) è visibile anche da Barga (a parecchi chilometri di distanza) con il suo arco di circa 25x35 metri attraverso il quale è visibile il passaggio del sole durante il tramonto in un preciso periodo dell'anno. La sua genesi è attribuibile all'azione erosiva dei venti e delle precipitazioni che sono riuscite dapprima a forare, poi progressivamente ad allargare questo imponente ponte di roccia calcarea.
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lunedì 3 novembre 2008
Zone carsiche Apuane: la Vetricia (RIf. Rossi)
La zona carsica è situata tra i massicci montuosi della “Pania della Croce” e della “Pania Secca” sotto il Rifugio Rossi in Alpi Apuane. Famoso è l'Abisso Enrico Revel, sceso per la prima volta dal Gruppo Speleologico Fiorentino nel 1931 con un'epica esplorazione che attestò la profondità della voragine a -316 metri, all'epoca la verticale unica più profonda al mondo e (per parecchi anni) pozzo a cielo aperto più profondo del pianeta. Altre cavità degne di interesse sono la Buca Larga (-250), l'Abisso Francesco Orsoni (-270) e altre verticali impressionanti occluse da depositi di neve. L'ipotesi più affascinante è che, visto che parecchie grotte di Fornovolasco si comportano da ingressi bassi, questa zona nasconda la Chiave di Volta per risolvere le esplorazioni negli abissi e risorgenze situate parecchi metri più in basso. Il potenziale carsico di questa zona supera abbondantemente i 1100 metri.
Nella foto: La zona carsica della Vetricia e la Pania Secca. (foto Taddei P.)
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venerdì 6 giugno 2008
Ambienti carsici

Buona regola per lo speleologo è quella di saper riconoscere gli ambienti carsici, di norma senza ruscellamento superficiale e con affioramenti calcarei tipicamente erosi dall'azione delle acque piovane. Spesso in questi ambienti si incontrano i "Karren" o campi solcati, (vedi foto) che uniti alla presenza di Doline (sfondamenti, buche) indicano la possibile presenza di cavità carsiche.
Nella foto: Karren in Apuane (Pania Secca)
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