Domenica scorsa un nutrito gruppo di soci si e' recato al Serpente Volastro a Fornovolasco per completare il lavoro di armo e iniziare ad elaborare un piano esplorativo. Sono state individuate alcune finestre interessanti ma, viste le dimensioni degli ambienti, e' necessario l' uso di un potente faro per ispezionare tutta la Sala del Teschio.
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venerdì 4 marzo 2011
Serpente Volastro: secondo atto.
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lunedì 21 febbraio 2011
Dopo 20 anni ancora al Serpente Volastro
giovedì 2 settembre 2010
Serata di speleofoto: "Laos 2010" a Fornovolasco
Domenica sera, presso la Grotta del Vento, i soci dello Speleoclub Garfagnana presenteranno le immagini della spedizione esplorativa in Laos "Kammouane 2010", intervenite numerosi, l'ingresso è libero.
Pietro Taddei, Speleoclub Garfagnana C.A.I.
Pietro Taddei, Speleoclub Garfagnana C.A.I.
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venerdì 23 luglio 2010
25 anni di ricerche in una serata a Fornovolasco
Sabato 7 Agosto 2010 ci troveremo a Fornovolasco (Lucca) per un'incontro dove verranno esposti i risultati di oltre 25 anni di ricerche speleologiche e minerarie, con interventi e relazioni sui risultati ottenuti.
Al culmine della serata verrà anche presentato, in anteprima mondiale, il nuovo minerale (IMA 2010-005)scoperto in zona.
Nella locandina ci sono tutti i riferimenti per partecipare all'evento.
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venerdì 14 maggio 2010
Speleostoria: Abisso Sendero Luminoso
Questo abisso è stato esplorato dallo Speleoclub Garfagnana nei primi anni '90, situato a Fornovolasco nel Canale del Trimpello, non ci ha entusiasmato per la sua profondità (in effetti un -68 non sarebbe niente di speciale) ma ci ha regalato un periodo di sogni e intenso lavoro. Il sogno si è purtroppo infranto di fronte a una strettoia impraticabile con una forte corrente d'aria che, dalle proiezioni in pianta, buttava presumibilmente su uno dei rami della sottostante Grotta del Vento. La strettoia è ancora li, in attesa di donne e uomini con un sogno, trovare l'ingresso alto della Grotta del Vento.
Pietro Taddei.
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martedì 30 marzo 2010
Miniere di Fornovolasco: le foto




Un bel reportage fotografico dall'uscita dello scorso fine settimana al complesso minerario delle "BUGE" a Fornovolasco, dove alcuni soci dello Speleoclub Garfagnana hanno effettuato dei tentativi di disostruzione in un ramo parzialmente crollato, aggiornato il rilevo e scattato una serie di immagini suggestive degli ambienti interessati dall'estrazione del minerale ferroso.
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sabato 6 febbraio 2010
Progetto scuola: il maltempo non ci ferma

Ieri a causa del maltempo abbiamo dovuto rinunciare alla speleo gita alla Tana che Urla ripiegando verso un'uscita turistica alla vicina Grotta del Vento. Nonostante l'inaspettato cambio di programma i ragazzi della scuola hanno apprezzato gli ambienti sotterranei, restando incantati di fronte alle splendide formazioni carbonatiche presenti nella grotta. Appena avremo un miglioramento del meteo riproporremo la gita rinviata, concludendo il percorso didattico di avvicinamento alla speleologia. Un doveroso ringraziamento va ai gestori della Grotta del Vento che hanno saputo far fronte a questa numerosa ed inaspettata affluenza di clienti.
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domenica 3 gennaio 2010
Sperucola Bassa (Fornovolasco)

Questo maestoso abisso si apre sulla dx orografica della Borra della Fontana, alla quota di 1040 metri s.l.m. e si sviluppa in verticale per una profondità di 130 metri, con due maestosi pozzi di 54 e 50 metri, seguiti da un pozzetto finale di una quindicina di metri. La prima esplorazione risale al 1961 quando i Bolognesi del G.S.B. la raggiunsero su segnalazione degli abitanti e la scesero fino alla profondità di -113 metri. Nel 1989 il nostro gruppo, a seguito di una ripetizione, scese un'ulteriore pozzo portando la profondità totale a -130 metri. La cavità è degna di essere mensionata sia per le notevoli dimensioni del pozzo d'ingresso (10x8 metri) sia per l'interesse esplorativo, vista la vicinanza con l'Abisso Garfagnana o Sperucola del Senzossi (-410) e l'Abisso Vallisneri, situati nelle imediate vicinanze della voragine.
Nella foto di Jacopo Adami: il pozzo d'ingresso.
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lunedì 16 novembre 2009
Le biodiversità in alcune grotte di Fornovolasco

Secondo dei recenti studi sulle colonie di GEOTRITONI in alcune grotte a Fornovolasco è emerso che, nonostante la vicinanza di alcune cavità, (poche decine di metri) esistono delle differenze di specie sostanziali, fattore che ha fatto ipotizzare un'evoluzione totalmente indipendente di ciascuna colonia, evitando così la mescolanza dei geni di specie di geotritoni diverse. Questi studi fanno anche capire le pigre abitudini di questi animali, poco avvezzi ai "lunghi" spostamenti.
Nella foto: un geotritone. (archivio SPG.)
giovedì 29 ottobre 2009
Abisso Vallisneri: il rilievo completo.
L'Abisso Vallisneri si apre lungo una cresta che delimita la parte bassa della Porreta, zona già nota al nostro gruppo per la presenza di alcune cavità come la Buca del Drago e la Buca della Dolina oltre a un'altra decina di ingressi con minor sviluppo. La grotta inizia con una verticale di una quindicina di metri che ci porta ad atterrare in una saletta di piccole dimensioni dalla quale ci si immette in una serie di strettoie di chiara origine freatica in un bel calcare chiaro, discretamente concrezionato, tipico di questa zona. Dalle strettoie, dopo una serie di saltini, si raggiunge il pozzo più importante della cavità, il pozzo da 60 metri di dimensioni ragguardevoli ma alla base di esso la storia cambia: si inizia ad intravedere la presenza nella stratigrafia della grotta il grezzone di colore scuro, presagio di ambienti franosi e stretti, già visti nelle esperienze precedenti in altri abissi della realtà geologica di Fornovolasco. Ancora un pozzo da 20, altri tre salti e si raggiunge la parte finale della cavità, percorsa da un notevole flusso d'aria ma inesorabilmente stretta. Gli esploratori, dopo oltre 30 metri di ambienti angusti, si sono dovuti arrendere di fronte all'ennesima strettoia impraticabile, gettando la spugna innanzi alle difficoltà di progressione e di disostruzione. Nonostante tutto rimangono aperti molti interrogativi in questo abisso: la vicinanza con il sistema dell'Abisso Garfagnana, la vicina Sperucola Bassa e l'enorme circolazione di aria fanno sperare in una prosecuzione, inoltre ci sono ancora alcune finestre da vedere bene nelle zone sotto il pozzo da 60 metri, dove gli ambienti si complicano con arrivi e pozzetti paralleli.
Pietro Taddei.
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sabato 17 ottobre 2009
Informazione di servizio: corda lesionata alla Tana che Urla

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mercoledì 30 settembre 2009
Lo Speleoclub Garfagnana per la tutela delle acque carsiche


Lo Speleoclub Garfagnana persegue oramai da quasi 10 anni l'obbiettivo della tutela delle aree carsiche, con un occhio di riguardo ai patrimoni idrici presenti nei complessi carsici presenti in Apuane. Dopo il lavoro di monitoraggio delle acque di Fornovolasco, con una iniziale prova di tracciamento al sifone finale dell'Abisso Senzossi, il gruppo ha effettuato un monitoraggio accurato e costante delle acque delle sorgenti del fondovalle, con l'archiviazione di un notevole numero di dati chimici, fisici e batteriologici. La recente scoperta e l'esplorazione dell'Abisso Chimera in Carcaraia apre un nuovo e affascinante scenario: la fluorescina, immessa nel sifone di -1006 metri di profondità, ha rivisto la luce nella sorgente del Frigido a Resceto, sollevando una serie di interrogativi sulle dinamiche idrologiche della Carcaraia che, vista la presenza di una massiccia attività estrattiva del settore marmo e l'ambiziosa volontà di alcuni amministratori locali a mettere in atto dei progetti di viabilità (Tunnel della Tambura) che interessano questa area carsica ci ha convinto a perseguire ancora una volta il lavoro di ricerca e analisi. Con la Commissione Scentifica della Federazione Speleologica Toscana stiamo cercando nuove collaborazioni, anche con gli enti locali, per finalizzare progetti che vadano oltre la normale attività speleologica, portando dei benefici soprattutto alle popolazioni Apuane.
Pietro Taddei
Nelle immagini: l'immissione del colorante (fluorescina) nell'Abisso Chimera a -1006, il sifone finale di -400 nell'Abisso del Senzossi dopo l'immissione del colorante e la cartina con le sorgenti monitorate durante i tre anni di analisi e campionamenti.
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sabato 15 agosto 2009
Il Passo degli Uomini della Neve

Una volta raggiunta la Foce di Valli inizia il calvario della Costa Pulita, pratone di paleo che si inerpica su tutto il versante sud della Pania della Croce. Il passaggio chiave per proseguire il percorso che ci porterà a aggirare la cresta est è chiamato "Passo degli Uomini della Neve". Si tratta di una stretta spaccatura che immette in un piccolo canalino, da traversare subito seguendo le catene posizionate per rendere sicuro il passaggio, abbastanza esposto e scivoloso in caso di ghiaccio. Il nome del passo ha origini recenti, all'incirca nel periodo post-bellico, infatti è stato battezzato così perchè fù aperto dagli uomini che dalla Versilia e da Fornovolasco raggiungevano la Buca della Neve, una dolina nel Canale dell'Inferno che, per esposizione e profondità, mantiene per tutto l'anno un deposito di neve abbastanza cospiquo. Ho avuto il piacere e l'onore di conoscere uno degli ultimi Uomini della neve, il quale mi ha raccontato la fatica, gli stenti e i miseri guadagni di quegli anni, passati a caricarsi 40 kg di neve ghiacciata in un misero zaino per poi arrivare in paese con poco più di 10 kg di neve, per deliziare i signori che non volevano rinunciare al gelato in pieno Agosto. Ho ascoltato in religioso silenzio quell'uomo, una leggenda vivente che ha provato fatiche epiche, una vita aspra sempre a correre su e giu per le Apuane per poche lire, ma un uomo che mi ha raccontato con passione degna del miglior alpinista l'amore che tutt'ora prova per queste montagne.
Nella foto: la Costa Pulita e, in alto a dx il Passo degli Uomini della Neve.
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domenica 12 aprile 2009
FESTA DEI PICCOLI COMUNI

VERGEMOLI
ore 10:00 - Cerimonia ufficiale della giornata con inaugurazione della Biblioteca Comunale presso i locali del Municipio.
ore 10:00 - Cerimonia ufficiale della giornata con inaugurazione della Biblioteca Comunale presso i locali del Municipio.
FORNOVOLASCO
ore 10:30 ed ore 14:30 - Passeggiata didattica “Memorie di Ferro e di Acqua”.
L’itinerario di facile percorrenza si snoderà nei dintorni di Fornovolasco e Petrosciana, utilizzando sentieri Cai o tratti di sterrato. Alcuni volontari dell’Associazione Buffardello Team illustreranno gli aspetti caratteristici del borgo e del territorio circostante (storia, idrologia, speleologia, attività mineraria, etc.). La durata dell’itinerario, a passo contenuto e con tutte le soste per le spiegazioni, può essere stimato in circa 3 ore. E’ consigliato l’uso di abbigliamento e calzature adeguate.
La partecipazione è gratuita. Partenza dalla Piazza di Fornovolasco.
ore 10:30 ed ore 14:30 - Passeggiata didattica “Memorie di Ferro e di Acqua”.
L’itinerario di facile percorrenza si snoderà nei dintorni di Fornovolasco e Petrosciana, utilizzando sentieri Cai o tratti di sterrato. Alcuni volontari dell’Associazione Buffardello Team illustreranno gli aspetti caratteristici del borgo e del territorio circostante (storia, idrologia, speleologia, attività mineraria, etc.). La durata dell’itinerario, a passo contenuto e con tutte le soste per le spiegazioni, può essere stimato in circa 3 ore. E’ consigliato l’uso di abbigliamento e calzature adeguate.
La partecipazione è gratuita. Partenza dalla Piazza di Fornovolasco.
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domenica 1 febbraio 2009
Monte Forato in versione invernale
Oggi siamo saliti, partendo da Fornovolasco, fino al fenomeno carsico più suggestivo ed evidente di tutte le Apuane. Il Monte Forato, (1223 m. slm.) è visibile anche da Barga (a parecchi chilometri di distanza) con il suo arco di circa 25x35 metri attraverso il quale è visibile il passaggio del sole durante il tramonto in un preciso periodo dell'anno. La sua genesi è attribuibile all'azione erosiva dei venti e delle precipitazioni che sono riuscite dapprima a forare, poi progressivamente ad allargare questo imponente ponte di roccia calcarea.
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lunedì 3 novembre 2008
Zone carsiche Apuane: la Vetricia (RIf. Rossi)
La zona carsica è situata tra i massicci montuosi della “Pania della Croce” e della “Pania Secca” sotto il Rifugio Rossi in Alpi Apuane. Famoso è l'Abisso Enrico Revel, sceso per la prima volta dal Gruppo Speleologico Fiorentino nel 1931 con un'epica esplorazione che attestò la profondità della voragine a -316 metri, all'epoca la verticale unica più profonda al mondo e (per parecchi anni) pozzo a cielo aperto più profondo del pianeta. Altre cavità degne di interesse sono la Buca Larga (-250), l'Abisso Francesco Orsoni (-270) e altre verticali impressionanti occluse da depositi di neve. L'ipotesi più affascinante è che, visto che parecchie grotte di Fornovolasco si comportano da ingressi bassi, questa zona nasconda la Chiave di Volta per risolvere le esplorazioni negli abissi e risorgenze situate parecchi metri più in basso. Il potenziale carsico di questa zona supera abbondantemente i 1100 metri.
Nella foto: La zona carsica della Vetricia e la Pania Secca. (foto Taddei P.)
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venerdì 31 ottobre 2008
Strada chiusa per Fornovolasco e disagi in Alta Versilia

La chiusura della strada per Fornovolasco ha parzialmente isolato quattro famiglie di Chieva, piccola frazione di Gallicano, che per raggiungere le proprie abitazioni saranno costrette, cosi' come per chi vuole arrivare fino a Fornovolasco, a utilizzare un percorso alternativo passando da Vergemoli. Dopo una prima bonifica dai materiali a rischio caduta che permettera' la riapertura della strada, Comune e Provincia valuteranno l'opportunita' di installare una barriera para-massi in grado di evitare altre frane su un versante particolarmente fragile.Il maltempo sta mettendo a dura prova la resistenza del sistema idraulico provinciale. Fiumi e canali hanno raggiunto i livelli di guardia e vengono costantemente monitorati dalla protezione civile. In alta Versilia il torrente all'altezza della galleria del Cipollaio e' esondato e l'acqua ha invaso la strada.
Fonte: Noi TV http://www.noitv.it/
mercoledì 22 ottobre 2008
Operazione compiuta!
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venerdì 17 ottobre 2008
Disarmo dell'Abisso Senzossi

Apro la mail, ed ecco come una sassata che arriva dalla cima del pozzo la notizia che mi disorienta: domani (sabato 18 ottobre) una nostra squadra andrà a Fornovolasco a disarmare il mitico Abisso Garfagnana o Sperucola del Senzossi. Certo, il materiale in questo periodo manca, ma questa grotta è stata per molti anni il nostro orgoglio, la nostra palestra, il nostro vanto... 420 metri tutti verticali, acqua, pozzi lunghi, freddo, il sifone... Grazie Senzossi, il tuo spirito tornerà ad aleggiare sui crinali della Pania per spaventare gli abitanti del paese quando rientrano a casa all'imbrunire.
Nella foto: il ramo fossile lungo la via del fondo.
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sabato 9 agosto 2008
Mostre a Fornovolasco


Centro Giovanile Fornovolasco
Dal 3 al 24 agosto 2008
Ingresso gratuito
Orario 10,00 – 12,00
14,00 – 18,00
MEMORIE DI FERRO
Miniere e lavorazione del ferro a Fornovolasco. Mostra documentaria.
A cura dell’Associazione Buffardello Team.
IPOGEARTE
Magie dalla Terra. Mostra pittorica dell’artista Gianfranco Bernardi.
SPELEOGRAFIA
La storia della speleologia attraverso l’evoluzione della comunicazione grafica.
A cura del Club Alpinistico Triestino.
APUANIMALI
Piccola esposizione di animali imbalsamati delle Alpi Apuane.
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