Via Vittorio Emanuele, Castelnuovo Garfagnana (Lucca)
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mercoledì 1 aprile 2015

Fengshang 2015

La spedizione Fengshan 2015 è sugli starting block. Il 9 aprile lasciamo l'Europa in 7, 1 è gia in Cina, 3 sono gia in viaggio, in questo momento in Australia, e 1 ultimo componente ci raggiungerà il 13 aprile. 
La spedizione durera 20 giorni. Esploreremmo 3 zone del distretto di Fengshan. E' superfluo dire che la potenzialità dell'area carsica è enorme, basta andare sul nostro sito www.fengshan2015.altervista.org per averne una piccola idea.
Per condividere i risultati del progetto con la comunità speleo abbiamo chiesto aiuto ai colleghi del Speleo Club Garfagnana che ci ospitano sul loro blog per questa avventura.
Vi teniamo aggiornati, a presto!!!!
 

sabato 10 marzo 2012

Le foto della spedizione in Cina

Ecco in anteprima alcune foto della spedizione franco-italo-cinese da poco conclusa. A voi i commenti!
per speleogarfagnana blog: foto Gilles, Marco, Francesco, Jack, Marc - Souka Team 2012.





martedì 21 febbraio 2012

Cina: impressionanti esplorazioni.

Ancora aggiornamenti dalla spedizione Italo-Francese impegnata in esplorazione in Cina: il totale rilevato arriva a 14 km, con una grotta di 6 km con gallerie larghe fino a 50 metri e profonda 240 metri con un fiume interno di notevole portata (300 litri al sec.) e ferma su un lago. Domani cambieranno zona aprendo nuovi fronti esplorativi. Attendiamo con trepidazione le prime immagini ma le difficoltà di connessione ci permettono solo di ricevere brevi sms.


giovedì 3 febbraio 2011

"Bhutan, l'ultimo regno Himalayano", Spedizione 2011.



La Sezione del Cai Garfagnana Roberto Nobili invita a partecipare alla presentazione ufficiale della Spedizione “Bhutan, l’ultimo regno himalayano” che si terrà Sabato 5 Febbraio 2011 nella Sala L. Suffredini a Castelnuovo di Garfagnana con inizio ore 21,00.

Organizzatore della spedizione è Danilo Musetti che questa volta ripropone un itinerario da lui realizzato nel 1993. Si tratta dello Snowman Trek, una traversata del Bhutan lungo un itinerario di oltre 400 km che prevederà il superamento di 10 passi in quota per arrivare al cospetto del Gangkhar Puensum, la montagna più alta del Bhutan e quella più alta al mondo ad essere ancora inviolata.
Il Bhutan, avvolto nel mito e protetto da secoli d'isolamento, è ancora oggi uno dei luoghi al mondo meno influenzati dalla cultura occidentale. Le tradizioni del passato sono tenute in gran conto dagli abitanti, così come l’attaccamento alla natura che è oggetto di grande rispetto.
Lo Snowman Trek è considerato da molti uno dei trekking più impegnativi e belli al mondo. La combinazione tra lunghezza del percorso, quote raggiunte, presenza di neve sui passi e condizioni meteorologiche imprevedibili, rendono questo trekking una vera sfida, una avventura eccitante ed indimenticabile.
L’itinerario prevede 25 giorni di cammino ma anche una variante che permetterà di prendere parte alla spedizione per i primi 12 giorni.
“Ho percorso questo itinerario in solitaria nel 1993” dice Musetti “ed ancora oggi ricordo con grande emozione i paesaggi, la gente e gli straordinari monasteri che ho incontrato durante quella bellissima esperienza.
Il Bhutan ha saputo mantenere intatte le sue tradizioni sia religiose che culturali in un contesto paesaggistico tipico dell’Himalaya, un mix straordinario. L’ultimo regno himalayano saprà stupire anche il viaggiatore più esperto avvolgendolo in una inebriante atmosfera ormai scomparsa altrove”.
La serata del 5 febbraio prevede la proiezione delle immagini realizzate in Bhutan nel 1993, l’anteprima esclusiva del filmato “Dolpo, il Tibet fuori dal Tibet” girato da Musetti nell’ultima spedizione in Nepal, la presentazione del calendario gite 2011 della sezione e l’incontro con la guida nepalese Amar B. Tamang Lama con cui si parlerà di progetti onlus finanziati anche dal CAI Garfagnana.
La spedizione partirà ad ottobre 2011. Per informazioni si può contattare la Sezione del Club Alpino Italiano di Castelnuovo scrivendo a info@garfagnanacai.it o chiamando il numero 328.6772893.

Gabriele Turri.
Foto e cartografia: Wikipedia.

giovedì 2 settembre 2010

Serata di speleofoto: "Laos 2010" a Fornovolasco

Domenica sera, presso la Grotta del Vento, i soci dello Speleoclub Garfagnana presenteranno le immagini della spedizione esplorativa in Laos "Kammouane 2010", intervenite numerosi, l'ingresso è libero.
Pietro Taddei, Speleoclub Garfagnana C.A.I.

giovedì 4 marzo 2010

Immagini da "Laos 2010"



La Spedizione esplorativa e' ormai giunta al termine....
Anche la Nam Pakan ci rimane alle spalle. E' stata un'esperienza unica: Loris e Herba sono riusciti a raggiungere un finestrone a piu' di 30m d'altezza (che pero' portava a un dedalo di galerie di soli 300m),in piu' hanno sceso un pozzo di 40m che chiudeva sul fango; Pino e Gino si sono fatti con LE PETIT BATO' (il canotto) 700m di laghi (in piu' ai 500 iniziali) anda e rianda per raggiungere e completare una risalita che chiudeva nelle concrezioni e non soddisfatti hanno cercato di rintracciare come rabdomanti il vento che hanno sentito nel famoso passaggio dei FINOCCHI BAGNATI con l'unico risultato di infognarsi in una serie di gallerie fangosissime di circa 200-300m... Tirando le somme, possiamo dire di aver fatto del nostro meglio ma la grotta non c'ha voluto come suoi esploratori. I punti interrogativi che Marc riteneva i piu' interessanti li abbiamo trasformati in lapidari punti esclamativi: CHIUDE!!!
Ancora mail con allegate immagini dalla spedizione in Laos.
Foto: Marco Lunardi.

giovedì 25 febbraio 2010

Laos 2010: Garfagnini allo sbaraglio.




25/02/2010 Thakek

Siamo rimasti in 4! Gli amici italo-francesi ci hanno lasciato con una grande opportunita' che abbiamo colto al volo: ESPLORARE LA MITICA NAM PAKAN.
Rientriamo a Thakek contenti del lavoro fatto: abbiamo trovato circa 30 grotte per un totale di circa 7 Km di rilievo, abbiamo percorso piu' di 100 Km a piedi, sul camion e trattore alla ricerca del buco giusto; solo gli ultimi giorni pero' sono stati premiati: 2 grotte di circa 1,5 km con gallerie enormi e sale spettacolari.

Adesso siamo allo sbaraglio: Erba tiene la cassa, il Gino prova a parlare inglese e francese, Loris ha da badare a Iacopino.
La spesa e' fatta, i permessi sono pronti, domani si va a nord pronti a gonfiare i canotti verso lidi sconosciuti.
Ci sentiamo tra una settimana...

(e-mail originale di Jacopo Adami).

lunedì 15 febbraio 2010

Speleogarfagnana in Brasile



Durante il periodo natalizio un nostro socio, (il buon Passigni) ha approfittato del suo viaggio in Brasile per recarsi in Petar (Parque Estadual Turistico do Alto Ribeira) nello stato di San Paulo. Il parco si trova in una zona ancora vergine di Mata Atlantica e conta circa 600 cavità censite, tra le quali la famosa Caverna do Diabo.
Lo stato di San Paulo ha il 7% circa del totale di foresta originaria Brasiliana (Mata Atlantica, appunto) e di questo circa la metà è inserito in questo parco. Il parco è molto ricco di corsi d'acqua, molti dei quali sotterranei e presenta numerose cascate. Naturalmente la fitta vegetazione e il clima caldo e piovoso fanno si che la grande maggioranza delle cavità sia riccamente concrezionata.
Sono presenti anche grotte in cui è stata documentata la frequentazione di popolazioni preistoriche e dove restano visibili rifiuti di cibo lasciati dalle stesse nel corso dei secoli.
La visita è stata resa possibile grazie all'interessamento dei membri dell'associazione AKAKOR, specializzata in spedizioni a carattere prevalentemente speleologico, che, nella persona della Dottoressa Soraya Ayub ha fatto in modo che potessimo entrare in contatto con un membro della Federazione Speleologica Brasiliana e chissà che da cosa non nasca cosa... Naturalmente alla dottoressa vanno i nostri sentiti ringraziamenti.
Nelle foto: conchiglie, resti di preistorici pasti e una caverna del Nucleo Satana.

Paolo Passigni, Pietro Taddei.

Laos 2010: aggiornamento


Dopo 2 giorni di viaggio i componenti della spedizione sono arrivati in Laos dove hanno recuperato i materiali e noleggiato un camion. Per domani è previsto un viaggio di 5 ore nel cassone per raggiungere la prima area carsica e dare inizio alle esplorazioni. Seguiranno altri aggiornamenti e (spero) immagini delle attività di squadra.

lunedì 8 febbraio 2010

Al via "Laos 2010"


Finalmente ci siamo: tra pochi giorni prenderà il via la spedizione esplorativa in Laos, dove 4 soci dello Speleoclub Garfagnana dovranno affrontare la giungla per esplorare le grotte tropicali. La prima zona esplorativa sarà a nord della Xe Bang Fai, per portarsi in un'altro distretto piu a nord. Un doveroso ringraziamento va agli enti patrocinatori che sono: il Comune di Lucca, la Federazione Speleologica Toscana, la Federazione Francese di Speleologia e la Sezione CAI di CAstelnuovo di Garfagnana, come pure gli sponsor che hanno reso possibile questo progetto: Santini Sport, Centro Computer, e Grotta del vento.

A fianco troverete i riferimenti pubblicitari.

domenica 10 gennaio 2010

Spedizione esplorativa in Laos


Si ripete, dopo l'esperienza del 2009 in Filippine, la ricerca e l'esplorazione di cavità in zone tropicali di 4 componenti dello Speleoclub Garfagnana. I nostri soci si trasferiranno nel Laos (regione di Kammouane, distretto di Mahaxia) a metà Febbraio per rientrare in Italia i primi di Marzo. La spedizione Italo-Francese è stata organizzata da Marc Faverjon e sarà patrocinata dalla Federazione Speleologica Francese, Federazione Speleologica Toscana e Club Alpino Italiano.

venerdì 30 ottobre 2009

Conclusa la spedizione in Dolpo



Alle 12.53 del 22 ottobre (ora italiana - circa le 17 in Nepal) il capospedizione Danilo Musetti ha comunicato ufficialmente l'arrivo a Jomsom e il termine del percorso a piedi della spedizione DOLPO 2009 del CAI Garfagnana. Tutto bene anche se le difficoltà nell'attraversamento di vari passi oltre i 5000 metri, negli ultimi giorni, sono state molto superiori alle aspettative data la gran quantità di neve incontrata. Si conclude così con pieno successo il programma di esplorazione e di ricerca documentaristica in Alto Dolpo finalizzato a raccogliere testimonianze di vita e di cultura tibetana nelle alte valli del Nepal occidentale. Le valli del'Alto Dolpo sono infatti abitate da popolazioni di etnia tibetana stabilitesi qui dopo la fuga dal Tibet del Dalai Lama nel 1959 in seguito all'invasione cinese. E' qui che sopravvivono dialetti, religione, tradizioni e cultura Tibetane: un vero e proprio Tibet fuori dal Tibet che presto potremo vedere nelle immagini e nei filmati girati durante la spedizione. Auguriamo anche a Danilo a agli altri operatori il maggior successo possibile per le loro foto e riprese del pellegrinaggio alla montagna di Cristallo. Speriamo di vederle presto sul National Geographic!

sabato 16 maggio 2009

Spedizione C.A.I Garfagnana in Dolpo (Nepal)







Sono passati diversi anni da quando, grazie ai reportage di Eric Valli, fotografo del National Geographic, la regione nepalese del Dolpo è stata mostrata in tutta la sua integrità e carica mistica. Sono in molti a considerare queste valli come il Tibet fuori dal Tibet.
Le tre valli dell'Alto Dolpo furono infatti rifugio per i Kampa, che per decenni le trasformarono in santuari della guerriglia tibetana contro l'oppressione cinese, e per questo la regione fu aperta al turismo solo nel 1994, ma per anni i maoisti hanno di fatto impedito la visita di questa regione. Ora finalmente è possibile progettare la grande traversata dell’Alto Dolpo: 25 giorni a piedi, da Ovest a Est, superando 6 passi oltre i 5000 metri, un viaggio impegnativo quanto straordinario.
Terra scarsamente popolata, fuori dai grandi percorsi commerciali e soprattutto da quelli turistici, l'Alto Dolpo è un mondo intatto dove puoi ancora immergerti nell'affascinante decadenza di templi e monasteri, centri di fede buddhista che qui ebbe una forte rinascita nel 17° secolo quando i lama del Dolpo erano consiglieri dei Rajah di Jumla e Lo Montang. Attraverseremo il Parco Nazionale Shey-Poko Sumdo popolato da specie rare come il leopardo delle nevi, il lupo, la volpe himalayana e il cervo muschiato; il Parco ospita anche bharam (la pecora azzurra), thar, goral e serow. Cammineremo in quattro ambienti differenti: la media montagna con boschi e pascoli, il deserto verticale trans-himalayano con le oasi dei villaggi, l'alta quota con tundra e rocce e il microclima del Phoko Sumdo dove l'aria fredda dei ghiacciai del Kanjiroba, che scendono fino a trecento metri dal lago, favorisce l'accostamento inusuale di piante tropicali e flora di alta montagna. Poche centinaia di persone vivono stabilmente nei villaggi dell'Alto Dolpo, posti sopra i 4.000 metri. L'unico cereale coltivabile in zona è l'orzo che fornisce l'onnipresente tsampa. La gente, di cultura tibetana, può essere divisa in rung-pa - agricoltori delle valli - e drog-pa cioè nomadi. Molti di loro ancora oggi vestono l'abito tradizionale tibetano, una tonaca aperta sul davanti a falde sovrapposte, con stoffa filata in casa, lavorando lana di capra, e tinta con colori vegetali che conferiscono un inconfondibile color mattone scuro. Amuleti e collane abbondano al collo di uomini e donne. Isolati dal lungo inverno himalayano, i Dolpa-pa mantengono intatta la loro identità culturale, vivendo di pastorizia, agricoltura e baratto. In estate le carovane di yak e pecore percorrono queste valli su un tracciato commerciale che attraversa l'Himalaya e consente gli scambi non solo di merci ma anche di idee fra l'altopiano tibetano e le valli del Nepal. Dapprima i cavalli dalle pianure fino al Basso Dolpo, poi le capre dal Tichurong a Tarap, infine gli yak che raggiungono il Tibet attraverso l'Alto Dolpo. I carichi vanno e vengono su piste che affrontano continui dislivelli. Oggetti, orzo, grano riso, spezie, in salita. Salgemma e lana in discesa.
La spedizione sarà patrocinata dalla Sez. del Club Alpino Italiano Roberto Nobili di Castelnuovo di Garfagnana ed avrà una durata di circa 30 giorni in territorio Nepalese, la partenza è per fine settembre 2009 con l’obiettivo di realizzare un racconto di viaggio con filo conduttore la cultura tibetana fuori dal Tibet.Racconteremo la storia di una famiglia che compirà il pellegrinaggio sacro alla montagna i Cristallo di Shey ed al sacro monastero di Yangser Gompa, sulla via del sale del Tibet.

martedì 3 febbraio 2009

Garfagnini in Filippine


Sono venuto in possesso di alcune immagini della spedizione congiunta effettuata lo scorso anno in Filippine con il Gruppo Grotte Brescia, ecco un nostro socio alle prese con un passaggio sifonante. (Visayas 2008)

domenica 30 marzo 2008

Spedizione in Filippine: il primo giorno


30/03/2008Dopo essersi ripresi dai bagordi notturni di Manila, la squadra “Abbagnale” (destinazione Samar) saluta gli amici della “Truppa Cammellata” (diretti verso l’inesplorata Sibuyan)…Abbandonati i comodi traffici aerei nella città di Tacloban, il viaggio riserva 3 eccitanti ore a bordo di un bus tra galline e ragazzini che sbizzarriscono la loro arte di fotoreporter immortalando il corpo esanime del Frizzi crollato addormentato sulle ginocchia del passeggero vicino (ovviamente filippino).Finalmente giunti a Catbalogan e momentaneamente lasciati i pesanti sacconi da spedizione, i 5 della Abbagnale incontrano la famosa guida locale Joni, la quale prima ci parla delle possibilità d’azione dei giorni a seguire (probabilmente già da domani saremo all’opera con un inghiottitoio ingresso di una forra da lui percorsa per circa 4/5 km con una quantità non ben definita di diramazioni laterali e vari passaggi semisifonanti –croce e delizia dei fratelli Abbagnale- vicino al villaggio di San Rafael-est Samar-), poi (tanto per cambiare) ci porta alla scoperta dell’atmosfera caliente delle serate di Samar… Per ora niente km rilevati di grotta, ma il morale è alle stelle!!!Gli amici della Cammellata hanno avuto meno fortuna bloccati senza navi in partenza da Manila verso Sibuyan fino a Lunedì – ma non è un problema dato che abbiamo già un discreto sviluppo sul piatto d’argento a Samar barattabile con qualche saccone Kong pieno di manghi… ah ah ahIn attesa di sviluppi vi proponiamo le raccomandazioni secondo Matteo:-oh gnari, mi raccomando cattivi fes dal primo giorno…-operativi subito come se ga sempre sempre fatto.-attenzione ai materiali di vitale importanza per la spedizione;-tartassate fino allo sfinimento i locali per ottenere informazioni valide.-tenete d’occhio il vecchio Guido tendente al tranquillo “filippino-time”.
Jacopo Adami, Speleoclub Garfagnana