Entusiasmante visita dei soci dello Speleo Limburg in Ardeche, (Francia) ecco una serie di foto scattate durante le varie attività.
Alcuni amici Olandesi ci faranno probabilmente visita durante il campo esplorativo in Agosto.
Un particolare ringraziamento va a Peter Goossens e Dennis Verbruggen per averci messo a disposizione queste bellissime immagini.
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venerdì 18 giugno 2010
Speleo Limburg (Olanda) in Ardeche
giovedì 25 febbraio 2010
Laos 2010: Garfagnini allo sbaraglio.
25/02/2010 Thakek
Siamo rimasti in 4! Gli amici italo-francesi ci hanno lasciato con una grande opportunita' che abbiamo colto al volo: ESPLORARE LA MITICA NAM PAKAN.
Rientriamo a Thakek contenti del lavoro fatto: abbiamo trovato circa 30 grotte per un totale di circa 7 Km di rilievo, abbiamo percorso piu' di 100 Km a piedi, sul camion e trattore alla ricerca del buco giusto; solo gli ultimi giorni pero' sono stati premiati: 2 grotte di circa 1,5 km con gallerie enormi e sale spettacolari.
Adesso siamo allo sbaraglio: Erba tiene la cassa, il Gino prova a parlare inglese e francese, Loris ha da badare a Iacopino.
La spesa e' fatta, i permessi sono pronti, domani si va a nord pronti a gonfiare i canotti verso lidi sconosciuti.
Ci sentiamo tra una settimana...
(e-mail originale di Jacopo Adami).
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lunedì 15 febbraio 2010
Speleogarfagnana in Brasile
Durante il periodo natalizio un nostro socio, (il buon Passigni) ha approfittato del suo viaggio in Brasile per recarsi in Petar (Parque Estadual Turistico do Alto Ribeira) nello stato di San Paulo. Il parco si trova in una zona ancora vergine di Mata Atlantica e conta circa 600 cavità censite, tra le quali la famosa Caverna do Diabo.
Lo stato di San Paulo ha il 7% circa del totale di foresta originaria Brasiliana (Mata Atlantica, appunto) e di questo circa la metà è inserito in questo parco. Il parco è molto ricco di corsi d'acqua, molti dei quali sotterranei e presenta numerose cascate. Naturalmente la fitta vegetazione e il clima caldo e piovoso fanno si che la grande maggioranza delle cavità sia riccamente concrezionata.
Sono presenti anche grotte in cui è stata documentata la frequentazione di popolazioni preistoriche e dove restano visibili rifiuti di cibo lasciati dalle stesse nel corso dei secoli.
La visita è stata resa possibile grazie all'interessamento dei membri dell'associazione AKAKOR, specializzata in spedizioni a carattere prevalentemente speleologico, che, nella persona della Dottoressa Soraya Ayub ha fatto in modo che potessimo entrare in contatto con un membro della Federazione Speleologica Brasiliana e chissà che da cosa non nasca cosa... Naturalmente alla dottoressa vanno i nostri sentiti ringraziamenti.
Nelle foto: conchiglie, resti di preistorici pasti e una caverna del Nucleo Satana.
Paolo Passigni, Pietro Taddei.
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Laos 2010: aggiornamento

Dopo 2 giorni di viaggio i componenti della spedizione sono arrivati in Laos dove hanno recuperato i materiali e noleggiato un camion. Per domani è previsto un viaggio di 5 ore nel cassone per raggiungere la prima area carsica e dare inizio alle esplorazioni. Seguiranno altri aggiornamenti e (spero) immagini delle attività di squadra.
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lunedì 8 febbraio 2010
Al via "Laos 2010"

Finalmente ci siamo: tra pochi giorni prenderà il via la spedizione esplorativa in Laos, dove 4 soci dello Speleoclub Garfagnana dovranno affrontare la giungla per esplorare le grotte tropicali. La prima zona esplorativa sarà a nord della Xe Bang Fai, per portarsi in un'altro distretto piu a nord. Un doveroso ringraziamento va agli enti patrocinatori che sono: il Comune di Lucca, la Federazione Speleologica Toscana, la Federazione Francese di Speleologia e la Sezione CAI di CAstelnuovo di Garfagnana, come pure gli sponsor che hanno reso possibile questo progetto: Santini Sport, Centro Computer, e Grotta del vento.
A fianco troverete i riferimenti pubblicitari.
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lunedì 30 novembre 2009
Le serate del CAI Garfagnana

Quest'anno l'appuntamento con gli auguri tra i soci della sezione di Castelnuovo Garfagnana triplica: la prima sera, il 10 Dicembre, ci saremo noi del gruppo speleo per presentare le immagini della spedizione in Filippine insieme a Carlo Giulianetti con le sue immagini dal mondo.
L'11 Dicembre Danilo Musetti presenterà il filmato "Il popolo delle stelle" preceduto dalla presentazione del libro di Marco Marando e Marco Balestri "Raccontando le Apuane".
La serata del 17 Dicembre sarà interamente dedicata ai racconti e alle immagini dei partecipanti alla spedizione in Dolpo.
Se cliccate sull'immagine potete scaricare e salvare il programma.
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giovedì 11 giugno 2009
Ancora foto dallo SPELEO LIMBURG
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giovedì 21 maggio 2009
Antro del Corchia: traversata classica
Il 20 maggio siamo stati onorati di accompagnare un gruppo di olandesi a visitare l'Antro del Corchia effettuando la traversata classica dall'ingresso di Buca d'Eolo alla Buca del Serpente. Il gruppo, appartenente allo SPELEO LIMBURG, ha apprezzato l'uscita e tutti i componenti sono risultati entusiasti ed euforici. Questo ha gettato le basi per un proficuo gemellaggio che, probabilmente, si ripeterà in estate. Se avranno la possibilità infatti sperano di completare l'esperienza Apuana con un periodo esplorativo in Carcaraia, in concomitanza con il nostro campo che (spero) terremo ad agosto. Thanks to Jolanda, Peter and all friends for a nice day of caving!
Il Presidente, Pietro Taddei.
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sabato 16 maggio 2009
Spedizione C.A.I Garfagnana in Dolpo (Nepal)



Sono passati diversi anni da quando, grazie ai reportage di Eric Valli, fotografo del National Geographic, la regione nepalese del Dolpo è stata mostrata in tutta la sua integrità e carica mistica. Sono in molti a considerare queste valli come il Tibet fuori dal Tibet.
Le tre valli dell'Alto Dolpo furono infatti rifugio per i Kampa, che per decenni le trasformarono in santuari della guerriglia tibetana contro l'oppressione cinese, e per questo la regione fu aperta al turismo solo nel 1994, ma per anni i maoisti hanno di fatto impedito la visita di questa regione. Ora finalmente è possibile progettare la grande traversata dell’Alto Dolpo: 25 giorni a piedi, da Ovest a Est, superando 6 passi oltre i 5000 metri, un viaggio impegnativo quanto straordinario.
Terra scarsamente popolata, fuori dai grandi percorsi commerciali e soprattutto da quelli turistici, l'Alto Dolpo è un mondo intatto dove puoi ancora immergerti nell'affascinante decadenza di templi e monasteri, centri di fede buddhista che qui ebbe una forte rinascita nel 17° secolo quando i lama del Dolpo erano consiglieri dei Rajah di Jumla e Lo Montang. Attraverseremo il Parco Nazionale Shey-Poko Sumdo popolato da specie rare come il leopardo delle nevi, il lupo, la volpe himalayana e il cervo muschiato; il Parco ospita anche bharam (la pecora azzurra), thar, goral e serow. Cammineremo in quattro ambienti differenti: la media montagna con boschi e pascoli, il deserto verticale trans-himalayano con le oasi dei villaggi, l'alta quota con tundra e rocce e il microclima del Phoko Sumdo dove l'aria fredda dei ghiacciai del Kanjiroba, che scendono fino a trecento metri dal lago, favorisce l'accostamento inusuale di piante tropicali e flora di alta montagna. Poche centinaia di persone vivono stabilmente nei villaggi dell'Alto Dolpo, posti sopra i 4.000 metri. L'unico cereale coltivabile in zona è l'orzo che fornisce l'onnipresente tsampa. La gente, di cultura tibetana, può essere divisa in rung-pa - agricoltori delle valli - e drog-pa cioè nomadi. Molti di loro ancora oggi vestono l'abito tradizionale tibetano, una tonaca aperta sul davanti a falde sovrapposte, con stoffa filata in casa, lavorando lana di capra, e tinta con colori vegetali che conferiscono un inconfondibile color mattone scuro. Amuleti e collane abbondano al collo di uomini e donne. Isolati dal lungo inverno himalayano, i Dolpa-pa mantengono intatta la loro identità culturale, vivendo di pastorizia, agricoltura e baratto. In estate le carovane di yak e pecore percorrono queste valli su un tracciato commerciale che attraversa l'Himalaya e consente gli scambi non solo di merci ma anche di idee fra l'altopiano tibetano e le valli del Nepal. Dapprima i cavalli dalle pianure fino al Basso Dolpo, poi le capre dal Tichurong a Tarap, infine gli yak che raggiungono il Tibet attraverso l'Alto Dolpo. I carichi vanno e vengono su piste che affrontano continui dislivelli. Oggetti, orzo, grano riso, spezie, in salita. Salgemma e lana in discesa.
La spedizione sarà patrocinata dalla Sez. del Club Alpino Italiano Roberto Nobili di Castelnuovo di Garfagnana ed avrà una durata di circa 30 giorni in territorio Nepalese, la partenza è per fine settembre 2009 con l’obiettivo di realizzare un racconto di viaggio con filo conduttore la cultura tibetana fuori dal Tibet.Racconteremo la storia di una famiglia che compirà il pellegrinaggio sacro alla montagna i Cristallo di Shey ed al sacro monastero di Yangser Gompa, sulla via del sale del Tibet.
Le tre valli dell'Alto Dolpo furono infatti rifugio per i Kampa, che per decenni le trasformarono in santuari della guerriglia tibetana contro l'oppressione cinese, e per questo la regione fu aperta al turismo solo nel 1994, ma per anni i maoisti hanno di fatto impedito la visita di questa regione. Ora finalmente è possibile progettare la grande traversata dell’Alto Dolpo: 25 giorni a piedi, da Ovest a Est, superando 6 passi oltre i 5000 metri, un viaggio impegnativo quanto straordinario.
Terra scarsamente popolata, fuori dai grandi percorsi commerciali e soprattutto da quelli turistici, l'Alto Dolpo è un mondo intatto dove puoi ancora immergerti nell'affascinante decadenza di templi e monasteri, centri di fede buddhista che qui ebbe una forte rinascita nel 17° secolo quando i lama del Dolpo erano consiglieri dei Rajah di Jumla e Lo Montang. Attraverseremo il Parco Nazionale Shey-Poko Sumdo popolato da specie rare come il leopardo delle nevi, il lupo, la volpe himalayana e il cervo muschiato; il Parco ospita anche bharam (la pecora azzurra), thar, goral e serow. Cammineremo in quattro ambienti differenti: la media montagna con boschi e pascoli, il deserto verticale trans-himalayano con le oasi dei villaggi, l'alta quota con tundra e rocce e il microclima del Phoko Sumdo dove l'aria fredda dei ghiacciai del Kanjiroba, che scendono fino a trecento metri dal lago, favorisce l'accostamento inusuale di piante tropicali e flora di alta montagna. Poche centinaia di persone vivono stabilmente nei villaggi dell'Alto Dolpo, posti sopra i 4.000 metri. L'unico cereale coltivabile in zona è l'orzo che fornisce l'onnipresente tsampa. La gente, di cultura tibetana, può essere divisa in rung-pa - agricoltori delle valli - e drog-pa cioè nomadi. Molti di loro ancora oggi vestono l'abito tradizionale tibetano, una tonaca aperta sul davanti a falde sovrapposte, con stoffa filata in casa, lavorando lana di capra, e tinta con colori vegetali che conferiscono un inconfondibile color mattone scuro. Amuleti e collane abbondano al collo di uomini e donne. Isolati dal lungo inverno himalayano, i Dolpa-pa mantengono intatta la loro identità culturale, vivendo di pastorizia, agricoltura e baratto. In estate le carovane di yak e pecore percorrono queste valli su un tracciato commerciale che attraversa l'Himalaya e consente gli scambi non solo di merci ma anche di idee fra l'altopiano tibetano e le valli del Nepal. Dapprima i cavalli dalle pianure fino al Basso Dolpo, poi le capre dal Tichurong a Tarap, infine gli yak che raggiungono il Tibet attraverso l'Alto Dolpo. I carichi vanno e vengono su piste che affrontano continui dislivelli. Oggetti, orzo, grano riso, spezie, in salita. Salgemma e lana in discesa.
La spedizione sarà patrocinata dalla Sez. del Club Alpino Italiano Roberto Nobili di Castelnuovo di Garfagnana ed avrà una durata di circa 30 giorni in territorio Nepalese, la partenza è per fine settembre 2009 con l’obiettivo di realizzare un racconto di viaggio con filo conduttore la cultura tibetana fuori dal Tibet.Racconteremo la storia di una famiglia che compirà il pellegrinaggio sacro alla montagna i Cristallo di Shey ed al sacro monastero di Yangser Gompa, sulla via del sale del Tibet.
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mercoledì 8 aprile 2009
Incontro Iberico di Speleobiologia a Valencia

Nel mese di luglio si terrà a Valencia (Spagna) il primo incontro iberico di Biologia Sotterranea, a questo link troverete il manifesto con le date, i luoghi e gli argomenti trattati.
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