Via Vittorio Emanuele, Castelnuovo Garfagnana (Lucca)
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giovedì 9 settembre 2010

Satanachia a -1000

Minucciano. La tanto agognata soglia dei 1000 metri di profondità in una nuova grotta in esplorazione -l'Abisso Satanachia- è stata superata nella notte tra sabato e domenica da quattro esploratori tutti appartenenti al Gruppo Speleologico Lucchese, dopo una serie di punte preparatorie che hanno visto protagonisti, oltre agli speleo lucchesi, il Gruppo Speleo Cai Forte dei Marmi con cui è stata condivisa anche la scoperta dell'abisso, e diversi altri speleologi provenienti da La Spezia, Pisa, Pistoia e perfino Trieste. “Nonostante il cedimento dei due trapani utilizzati- dice Antonio Del Magro, presidente del Gruppo Speleologico Lucchese- che hanno comunque consentito di attrezzare in parte il pozzo dei fatidici 1000 metri, la grotta continua a scendere e non accenna, per ora, a desistere, avviandosi verso un probabile record di profondità” L'Abisso Satanachia si apre nei marmi di Orto di Donna nel comune di Minucciano e rappresenta la prosecuzione di una buca scoperta dal Gruppo Speleo Pipistrelli di Fiesole nel 1990 nota come “Buca del Muschio” quando terminava a -17 metri in corrispondenza di una frana ritenuta impraticabile. Attualmente l'abisso risulta rilevato topograficamente fino alla sala dove è posto il campo base situato a -632 metri. Le profondità ulteriori sono state campionate mediante il ricorso ad altimetri di precisione con risoluzione di 1 metro. Hanno partecipato alla punta decisiva Andrea Tori, Gianmarco Innocenti, Riccardo Nucciotti e Marco Menchise con una permanenza in grotta di oltre 35 ore. Ulteriori info sul sito http://www.satanachia.it/

Fonte: il Tirreno, cronaca di Lucca del 08/09/2010.
Nella foto: Il passo delle Pecore dal rifugio Orto di Donna. (Taddei)

domenica 29 agosto 2010

Abisso Chimera: secondo ingresso

Le ultime news dal campo in Carcaraia ci informano che una squadra di "strettoisti" è riuscita a forzare i passaggi tra le frane ed i laminatoi dell'ingresso "V2", congiungendolo con la parte sommitale del Pozzo Osanna, (80 mt) regalando all'abisso Chimera un altro strettissimo ingresso, 30 metri più in alto del primo. Un'altro tassello nella storia dell'esplorazione di questo enorme complesso nel cuore della Carcaraia.

Nella foto di Peter Goossens: Le strettoie di Chimera.

sabato 5 giugno 2010

Immersione al sifone finale di Chimera






La squadra è ancora in azione nella profondità di Chimera. Essendo uscito in anticipo, (era previsto) ti giro news e foto dell' immersione sul fondo di Chimera. Gianni (Guidotti) si è immerso ieri mattina nel sifone terminale. Ha raggiunto -15 m. Il sifone continua molto grande e quasi verticale: visione a -25m.
Il fondo di Chimera con questa immersione e le correzioni topografiche passa a -1028 m.
La squadra si compone di Herba, Gino, Iacopo, Lisa, Tomas, Tomi, Luigi, Laura, Giani e Marc.
Ora sono in esplorazione nella zona del campo di -700.
foto e notizia di Marc Faverjon.

giovedì 1 aprile 2010

Campo interno a Pasqua




Sono in corso i preparativi per affrontare l'uscita che vedrà gli esploratori dello Speleoclub Garfagnana scendere nelle regioni profonde (-700) dell'Abisso Chimera per trattenersi 4 giorni e tirare avanti il lavoro di esplorazione, rilievo e fotografia.
Nelle foto di Marc Faverjon: momenti di vita al campo avanzato e risalite in Chimera.

mercoledì 6 gennaio 2010

Befana al Chimera











Con un campo interno di 5 giorni gli esploratori dello Speleoclub Garfagnana hanno aggiunto altri 400 metri di sviluppo rilevato nell'Abisso Chimera, in Carcaraia, Alpi Apuane. Sono state esplorate altre grandi codotte freatiche, un paio di pozzi che chiudono e altri ambienti meravigliosi, concrezionati da eccentriche. A breve un resoconto dettagliato sull'esplorazione e l'aggiornamento del rilievo... Continuate a seguirci sul blog!

Nelle foto di SImona Marioti: enormi gallerie freatiche e eccentriche.

martedì 8 dicembre 2009

Rami nuovi in Chimera: ecco le foto




In anteprima mondiale queste sono le foto dei nuovi rami di Chimera, scattate dagli esploratori durante i 4 giorni di campo interno. Nonostante le difficoltà per le improvvise cascate attivate dalle condizioni meteo le esplorazioni ed il rilievo sono andate avanti, ampliando notevolmente lo sviluppo della grotta. Da segnalare le innumerevoli doccie sopportate dagli esploratori in fase di risalita.

lunedì 8 giugno 2009

Nuove foto dal campo interno











Appena ricevute, pubblico le foto scattate da MARC FAVERJON durante il campo interno a Chimera del fine settimana scorso.

mercoledì 3 giugno 2009

Week end lungo in Chimera, ad esplorare!


Sabato mattina in 9 ci troviamo alla galleria, il prezioso aiuto del Cecchi ci permette di parcheggiare i fuoristrada a 30 minuti dall'ingresso. Lo squadrone composto da Lollo, Simona, Marc, Leonardo, Alessio, Michele, Ivy, Marco ed io si incammina verso la grotta, la discesa è fluida, interrotta da qualche servizio fotografico; Leonardo annota con attenzione sul suo prezioso taccuino ogni piccolo dettaglio geologico, e risponde con precisione alle nostre assillanti e a volte scontate domande.
Arivati a -900 spostiamo il campo in una grossa galleria a -950, piazziamo le amache ed il necessario per la notte, e dopo una bella cena accompagnata da buon vino e tante discussioni ci infiliamo nei sacchi a pelo.
La mattina seguente partiamo per le esplorazioni, Loris e Alessio continuano la risalita di Lollo, io e Michele andiamo a risalire sul fondo, Leonardo e Marco invece escono in giornata, dopo aver raggiungono il sifone terminale, gli altri fotografano. Io e Michele iniziamo ad arrampicare una frattura percorsa da un intenso flusso d'aria che nei punti stretti aspira la polvere del trapano! A tratti è intasata da detriti pericolanti e durante un'operazione di pulizia ci vediamo sparire 3m di pavimento sul quale avevo arrampicato e camminato pochi istanti prima, lasciando Michele in spaccata con il fiato ed il culo sospeso! Terminati i materiali facciamo retro front e ci dirigiamo verso il campo. Io e Simona andiamo a cercare Lollo ed al termine della risalita vediamo una bella galleria di un centinaio di metri che termina su un passaggio stretto, al di là la galleria continua con le pareti colate di calcite bianchissima e con tanto di aragoniti ed eccentriche. Troviamo Loris ed Alessio con un sorriso da 1600 denti, che ci raccontano che sopra c'è un piano freatico altrettanto interessante.
Torniamo al campo a rifocillarci ed a riposarci; il giorno seguente ci concentriamo tutti al ramo di Aragon per fotografare, rilevare e finire di esplorare, purtroppo però il ramo sembra per ora non regalarci altro, l'aria si infila in un pertugio impercorribile anche per Simona, e le altre arrampicate sembrano andare a stringere.
Comunque con 500m di nuovo rilevo, tante nuove foto e 300m di nuove gallerie chiudiamo anche questo campo, che porta Chimera ormai vicina ai 4.5Km di sviluppo.
Stefano Del Testa (Herba).
Foto archivio SpG: Gallerie freatiche di -1000, Abisso Chimera, Carcaraia.

martedì 14 aprile 2009

Campo di Pasqua al Chimera


Un campo, sudato, ma soprattutto incerto, la neve che in modo assoluto ricopre ancora la Carcaraia e le previsioni meteo inizialmente scoraggianti hanno alimentato nelle nostre menti i dubbi più assurdi.
Ci siamo trovati in 6 sabato mattina, Lollo, Simona, il Conte, Marc, il Gino e il sottoscritto decisi a passare le feste pasquali nel chimerico abisso...

Il tempo è tiranno e vi scrivo solo pochi dati di quello che è stato un campo dall'ottimo risultato....
Sono stati rilevati quasi 500m di grotta nuova, (Chimera ora si avvicina ai 4km)
Con oltre 100m di arrampicate fatte dal gruppo si sono aperti 3 grossi fronti esplorativi, è stato trovato un ramo percorso da un grosso corso d'acqua del quale se ne ignora la provenienza, una galleria ancora da raggiunge dove sembra infilare parte dell'aria e infine un ramo proprio nel punto più vicino in pianta al Roversi (50-100m) sfuggito ai nostri precedenti passaggi, percorso da una bella circolazione d'aria!!!

Herba, Speleoclub Garfagnana C.A.I.
Nella foto di Simona Marioti: le gallerie freatiche di -1000, Abisso Chimera, Carcaraia.

giovedì 11 dicembre 2008

Campo base avanzato al Chimera

Nella foto di Marco Lunardi: gallerie fratiche nelle regioni profonde del Chimera.

Nella foto di Marco Lunardi: condotta freatica.

Nelle foto di Marco Lunardi: momenti di vita da campo base.






Dopo un monte di incertezze per il maltempo che ha imperversato negli ultimi 10 giorni ci siamo trovati al Gruppo per il primo Campo interno al Chimera. Abbandonata la macchina al bivio per Gorfigliano, somati del nostro fardello pieno di incertezze, sogni e materiali ci siamo incamminati verso l'ingresso. Quasi tre ore di cammino in piene condizioni invernali in un paesaggio mozzafiato ci hanno condotto alla grotta, che sembrava attendere proprio noi lasciandoci un pertugio soffiante a misura d'uomo. Armiamo con un tubolare sotterrato come corpo morto e ci caliamo in quel cunicolo ghiacciato spazzato dal vento. Scendiamo con calma, un forte sgrondo sul P160 ci costringe a modificare un armo, ma giunti al campo si respira aria di casa. The, tortellini in brodo e via nel cuccio, emozionati e felici di stare in quell'insolito Motel a 4 stelle. Sveglia alle 7.00 e dopo un abbondante colazione ci dividiamo, io e Maicol (Manuel) rilievo del 2° sifone e esplorazione delle gallerie nella zona, Loris e il Gino a risalire. Il rilievo dopo un po' di organizzazione iniziale fila liscio fino al pozzo finale che da sul sifone, c'è troppa acqua e lo sospendiamo. Andiamo a vedere delle gallerie ancora inesplorate e dopo un passaggio angusto sfondiamo in una bella galleria freatica fatta con il compasso, la percorriamo per 100-150m ed un laminatoio si getta in una zona gia nota. Un po' di foto e ce ne andiamo a cercare gli altri, che nel frattempo avevano risalito una quarantina di metri fino alla sommità di un franoso pozzo. Una volta riuniti iniziamo a guardarci intorno, seguiamo la condotta che ha generato il pozzo e arriaviamo sotto un grossa e inquietante frana, Loris con la sua ormai collaudata teoria "Sono Talmente grossi che non si muoveranno" si infila dentro, ma niente, tutto ostruito, allora Io e Loris forti della suddetta teoria ci arrampichiamo su per la frana, ma niente, anche sulla sommità il passaggio è ostruito.
Resta da vedere un buchetto che si getta su una bella forra attiva, anche essa ostruita a monte dalla frana, che fa pensare ad un grosso ambiente di crollo soprastante, la percorriamo fino sull'orlo di un pozzo. La forra è percorsa da una bella quantità d'acqua, il fragore è intenso, armiamo il pozzo e ci troviamo affacciati ad una finestra su un grosso ambiente nero, armiamo anche questo e scendiamo; il pozzo è bellissimo, presenta delle striature grigie sul marmo bianco, alla base la forra continua e si getta su un 'altro pozzo, sembrano anche occhieggare delle gallerie freatiche ma la corda è terminata, e dopo aver sistemato un po' di armi torniamo al campo.
Ora soddisfatti delle esplorazione ci rifocilliamo con delle ottime orecchiette al pesto, vino rosso, paiella; prima di gettarsi nelle amache facciamo un po'di foto, e dopo un bel consueto The tutti a letto. La notte scorre veloce, elle 8.00 cominciamo a risalire, alle 16.00 siamo tutti fuori; le temperature cono calate di brutto, e il nostro corpo morto è ormai di proprietà della Tambura, una volta cambiati apprendiamo della sciagura avvenuta in Pania, e con molta cautela visto la durezza della neve ci incamminiamo verso la macchina. Il Gino si sente invincibile questa punta lo ha gasato nel profondo, e con indubbia eleganza e sprezzo del pericolo saltella sui ramponi tanto da essere richiamato all'ordine!!!! Arrivati alle macchine siamo fieri della punta che abbiamo strappato con le unghie e con i denti per poter realizzare il primo campo SpG al Chimera!!! Una grande squadra non può che dare un gran risultato e un ricordo che resterà dentro di noi per sempre.o nel bianco invernale.

Stefano Del Testa (Herba).

domenica 30 novembre 2008

Stabilito il contatto!


Informo tutti i lettori del blog, gli appassionati ed i curiosi che la colorazione del sifone del Chimera ha avuto esito positivo: la fluorescina è uscita dalla sorgente del Frigido (Alpi Apuane versante marino in provincia di Massa) a vista, ovvero le acque della risorgenza si sono colorate di un verde tenue. L'avvistamento risale a giovedì 27 novembre 2008 ovvero 5 giorni dopo l'immissione del tracciante nella grotta. Bisogna però attendere ancora i risultati delle analisi di tutti i captori posizionati anche in altre sorgenti per trarre le dovute conclusioni.
Foto di Simona Marioti: l'immissione della fluorescina a -1006.

lunedì 24 novembre 2008

Ecco le foto!




Pubblico le foto appena ricevute dell'immissione del colorante nel sistema acquifero del Chimera (-1006 metri)

Colorazione

Sms ricevuto da Stefano: Ore 4:10 di sabato notte abbiamo immesso il colorante nel sifone di -1006 del Chimera. Veramente spettacolare!

sabato 22 novembre 2008

Colorazione al sifone del Chimera


Mentre sto scrivendo questo post (sabato 22\11\2008 ore 16:36) una squadra del nostro gruppo sta raggiungendo il sifone di -1006 m. dell'Abisso Chimera per immettere la fluorescina ed iniziare così i monitoraggi alle sorgenti per individuare tracce di colorante. Nei prossimi giorni seguiranno gli aggiornamenti e gli esiti dell'esperimento di tracciatura del sistema idrico.
A proposito di sifoni: nella foto Marco Broglio si immerge nel sifone finale dell'Abisso dello Gnomo a -900m., Arnetola, Alpi Apuane. Foto archivio SPG.

lunedì 10 novembre 2008

Punta del 9\11\2008


Sabato pomeriggio Loris, Pino ed io ci siamo trovati al gruppo per l'ormai consueta punta settimanale al Chimera. Arrivati in Carcaraia abbiamo passato due ore ad amoreggiare in macchina sotto l'acqua battente, per poi decidere di abbandonare la punta... Scendiamo fino alla marmifera principale e, come per magia, il celo si apre mostrando un bel blu cobalto... Visto e preso alle 18.30 siamo nel buco e finalmente, grazie al calo delle temperature, l'aria che ci ha guidato nelle esplorazioni è tornata, erano ormai parecchie punte che non si faceva sentire! Con stupore vediamo che il regime idrico è di poco sopra la norma, però la piena dei giorni scorsi ha lavato il nostro campo di -900 dove sono sparite le impronte nella sabbia. Dopo una cenetta a lume di led partiamo per le esplorazioni, andiamo a vedere una galleria vista solo in parte, e scendendo un delicato passaggio troviamo un'altra grossa sezione di galleria, con un'altro arrivo d'acqua, purtroppo però la prosecuzione è ostruita da una serie di frane. Ci dirigiamo a cercare la condotta fantasma di Loris che si rivela difatti un miraggio dell'euforia, decidiamo così di risalire il Pozzo della Tirolese per cercare gallerie superiori. Circa 20 metri di risalita, poi un traverso discendente poi ancora risalite e traversi per arrivare nel mezzo di un pozzo, la sua discesa risulta poco producente ma il copioso flusso d'aria sembra salire verso la sua sommità dove sembrano far capolino grossi tubi freatici. Questo pozzo potrebbe essere solo l'arrivo di un altro abisso, oppure la porta d'accesso per il mondo freatico tanto agognato...Ormai però è tardi e decidiamo di tornare al campo per un pisolino ristoratore. Alle 12.40 partiamo da -900, visto che il trapano aveva ancora delle cartucce da sparare risalendo sistemo e doppio gli armi un po' troppo esplorativi.. Alle 18.45 siamo fuori dall'ennesima avventura al Chimera.

Stefano Del Testa (Herba).

Nella foto: Loris nella parte iniziale di Chimera. (foto Marioti)

giovedì 6 novembre 2008

Esplorazione



Dopo la festa si torna a lavoro, è in programma un'altra punta esplorativa nelle regioni profonde del Chimera per tirare avanti con il rilievo e districare il dedalo di gallerie in prossimità delle zone freatiche, al livello dei sifoni.

Nelle foto: ambienti enormi e pronti ad entrare.


lunedì 27 ottobre 2008

Relazione uscita del 25\10\2008

Mail ricevuta il 27\10\2008 da Stefano Del Testa.
Dopo un po' di incertezze visto il forte numero di partecipanti e visto che in un mese siamo già stati 3 volte a -1000, decidiamo di fare l'ennesimo "salto" a Chimera.
Ore 14.00 di sabato io e Loris ci troviamo al Borgo, partiamo in direzione Carcaraia, arrivati al parcheggio il tempo non è dei migliori, ci intimidisce con un paio di rovesci, ma oramai i sacchi sono pronti e la voglia di trovare un altro tassello del Chimera's Puzzle non ci fa demordere. Con calma arriviamo all'ingresso, ci cambiamo ed entriamo. In poco più di 3 ore siamo al salone a -900, prepariamo il materiale e partiamo con lo scopo di rivedere tutto fino al sifone...
Basta fare pochi metri di condotte che un bivio ancora inesplorato attira la nostra attenzione, Loris prosegue diritto e io mi infilo in un condottina secondaria, a misura di uomo, e mi fermo su in saltino di 5m, disceso entriamo in una galleria più grande e di nuovo ci dividiamo, Loris prende una condotta fossile orizzontale e io scendo in una galleria sottostante, la percorro e quando comincia ad inclinarsi sento un forte rumore d'acqua, la galleria sfonda su un pozzo da 40-50m molto attivo. Intanto urlo a Loris e mi accorgo che sta 10m sopra di me anche lui affacciato sul pozzo. Ci riuniamo e lo armiamo, la prima batteria ci abbandona subito, ma abbiamo fortunatamente la seconda, scesi i primi 10m il pozzo diventa più grande, più umido e più rotondo, il rombo di un fiume sotterrane ci entra negli orecchi, scendo fino alla base, attendo Loris, il pozzo intercetta una grossa forra attiva che serpeggia dinnanzi a noi, la percorriamo e giungiamo su un sifone, a sinistra parte una grossa galleria la percorriamo fino a quando un grosso sgrondo ci sbarra la strada, ci facciamo coraggio e di corsa passiamo ci passiamo sotto, oltre la galleria continua fino a quando un' altro sifone ci sbarra la strada! Torniamo indietro e percorriamo la forra a monte, fino sotto un grosso franone dove l'acqua filtra tra i sassi. Risaliamo e disarmiamo il pozzo e ci dirigiamo a scendere un altro salto, intanto però esploriamo le condotte che sono ovunque, una in particolare ci conduce sull'orlo di un' altro pozzo che sembra tagliare una grossa galleria freatica, il materiale è lontano e decidiamo di lasciarlo alla prossima. Ci dirigiamo verso un 'altra zona e scendiamo un bel pozzo che termina in una grossa galleria ostruita da frana a monte e con un pozzo da scendere che torna sulla forra del sifone (penso). Un altra condotta invece ci porta in un ramo ascendente, fossile da arrampicare con calma.
Decidiamo visto che sono ormai le quasi le 5:00 di tornare al campo. Appese le amache mangiamo qualcosa e ci buttiamo nei sacchi a pelo, per un pisolino ristoratore, almeno per me, Loris dopo un bel volo dall'amaca non riesce a chiudere occhio... Chiaramente la colpa è mia che appena ho toccato l'amaca ho iniziato a russare! Dopo poche ore il freddo mi sta attanagliando come un pitone con la preda e decidiamo di metterci in cammino verso l'esterno. Cinque ore e mezza e siamo alla luce del sole, stanchi, fieri e consapevoli della meraviglia che la natura ci ha donato...

domenica 26 ottobre 2008

Un'altro sifone!!

Direttamente da un sms ricevuto mezzora fa da Stefano: "Nuovo sifone al Chimera, quota da rilevare, con due grossi arrivi d'acqua, una grossa galleria allagata e tante nuove condotte!"
Se continua così abbiamo lavoro per i prossimi 10 anni. Buone grotte (profonde) a tutti!

sabato 25 ottobre 2008

Esplorazioni al Chimera


Lunedì 20 ottobre 2008 io e Pino ci siamo recati al Chimera per recuperare del materiale al Salone dell'Aquila e, durante un giro approfondito nel salone, ci siamo imbattuti in una galleria in salita di notevoli dimensioni, della quale abbiamo risalito circa 70 metri, fermandoci perchè non era il caso di proseguire in arrampicata libera. La natura della roccia è pessima, viene via tutto!
Nella foto di Simona Marioti: il Presidente e il Vice Presidente all'ingresso.

mercoledì 15 ottobre 2008

Online il rilievo del Chimera


Ecco disponibile l'elaborazione grafica 3D della poligonale dell'Abisso Chimera. Nella foto sopra, scattata da Simona Marioti, le dimensioni ciclopiche della Galleria di Bering.